22 dicembre, 2012
20 dicembre, 2012
ALIMENTI E PREVENZIONE
Ecco
alcuni consigli alimentari validi per tutti,ma soprattutto per i
nostri bambini che hanno bisogno di qualche attenzione in più per
limitare le stereotipie,potenziare l'attenzione e “stare bene”,
perché, per stimolare c'è bisogno di lavorare di più,quindi anche
delle energie giuste.
Star
bene,non significa necessariamente “non essere ammalati”.
Quindi
accorgimenti e prevenzione servono sempre.
ALIMENTI
Zuccheri:no
zucchero bianco-aumenta iperattività,ed è veleno,per tutti!
Sostituire
con fruttosio (si trova in qualsiasi supermercato)
sostituire
con miele,ottimo quello di castagno che ha proprietà antibatteriche
e aiuta l'intestino (idem supermercato,negozi biologici)
sostituire
per il massimo risultato con lo xilitolo , va fatto preparare in
farmacia,è molto costoso,quindi consigliabile solo per piccole
dosi,bambini molto piccoli.
Se
non si riesce ad ovviare con uno di questi prodotti è sempre
preferibile allo zucchero bianco lo zucchero grezzo di canna.
ACCORGIMENTI:
succhi di frutta,scegliere quelli biologici che contengono zucchero
d'uva che è ok,essendo lo zucchero naturale della frutta
Caramelle:sostituire
con prodotti contenenti zucchero d'uva,nei negozio biologici
Vanilina:
usata nei dolci,sostituibile con la vanilina naturale che non
contiene altri zuccheri ed additivi ,si trova nei negozi biologici e
ne basta una minima quantità
Merendine:
sostituire alle normali merendine i prodotti biologici con zuccheri
selezionati e no additivi
LATTE:
permeabilità intestinale,bloccante per l'attenzione,evitare latte
intero
Sì
latte senza lattosio,tipo Zymil ,Accadì (si trovano in qualsiasi
supermercato) senza rinunciare al gusto e alle proprietà del latte,è
facilmente digeribile e nel giro di una settimana possiamo già
constatare i miglioramenti nei comportamenti e a livello intestinale
nel bambino.
Sì
al latte di origine vegetale:riso ,soia
Sì
latte d'asina,naturalmente “sano”anche per chi presenta
intolleranze ,allergie,ma non è così facile da reperire e costoso
Assumendo
latte di origine vegetale è ancora più necessario associare
nutrienti quali complessi multivitaminici completi,anche di origine
naturale.
ACCORGIMENTI:
yogurt,sostituire i normali prodotti con yogurt biologici che
contengono solo latte,fermenti,che servono per la salute
dell'intestino,no additivi
CASEINA
in
genere:eccitante,aumenta le stereotipie e sfavorisce
l'attenzione,problemi intestinali
evitare
i formaggi molli in genere
l'unico
consentito quale apporto sano alla crescita è il formaggio
selezionato quale Parmigiano Reggiano ad alta stagionatura,almeno 36
mesi
GLUTINE:
eccitante,aumenta le stereotipie e sfavorisce l'attenzione ,problemi
intestinali
Questo
vale per tutti,il glutine è una proteina del grano poco
digeribile,non assumerlo significa una dieta più sana . Alcuni
prodotti ne sono naturalmente privi,parlando di pasta,problema
principe del glutine,quali:
pasta
di mais (in genere sempre reperibile nei supermercati)
pasta
di riso (in genere sempre reperibile nei supermercati)
LIEVITI:
i lieviti di origine naturale fermentano,quindi tendono a favorire i
problemi intestinali .
Moderare
l'uso di prodotti da forno contenenti lievito di birra.
Sì
all'alternativa di lieviti chimici,in polvere,vedere negozio
biologici molto forniti e si possono utilizzare anche quelli per
celiaci.
Ci
sono prodotti che allo stato naturale sono già lievitanti senza
additivi,quali:
Ammoniaca
per dolci (si trova normalmente nei supermercati);la
controindicazione è l'odore un po' acre nella cottura
Bicarbonato
unito al Cremor Tartaro (quest'ultimo si fa preparare in farmacia,ne
bastano piccole quantità) è una valida alternativa al normale
lievito per dolci,e si conserva in un barattolo ermetico.
PREVENZIONE
QUOTIDIANA E FABBISOGNO
FERMENTI
LATTICI:
vanno usati costantemente per la prevenzione intestinale,i virus
passano normalmente dall'intestino e l'assunzione dei fermenti di uso
comune,quali Enterogermina, garantiscono una buona copertura e
tengono pulito l'intestino,facilitando anche il percorso delle
feci,spesso fonte di problemi per i nostri bambini.
Unendo
fermenti ed un minimo di movimento,attività fisica
quotidiana,vedremo questo miglioramento.
MULTIVITAMINICI:gli
alimenti sono sempre più ricchi di additivi ma poveri di
sostanza,necessaria per una crescita “sana” e per rilasciare
energie.
Per
questo credo che prodotti multivitaminici di libera scelta,di origine
naturale o non,siano assolutamente da considerarsi parte
dell'alimentazione stessa,utili al fabbisogno quotidiano,soprattutto
per i nostri bambini e ragazzi,impegnati ogni giorno nel “lavoro”
della crescita.
12-2012
Antonella.
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29 novembre, 2012
Pensieri......
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20 novembre, 2012
Incontro a Roma
Domenica,25 novembre,a Roma
per chi vuole,ci incontriamo per parlare d'Autismo,come aiutare i bambini a parlare,
passando dal conoscerci,dal guardarci negli occhi,dal dire:io ci sono!
Antonella.
dalle 12,00 alle 17,00
presso il Centro Polivalente "Nicoletta Campanella"
in Via Marino Mazzacurati,74-76
Zona Portuense,Casetta Mattei
Roma
per chi vuole,ci incontriamo per parlare d'Autismo,come aiutare i bambini a parlare,
passando dal conoscerci,dal guardarci negli occhi,dal dire:io ci sono!
Antonella.
dalle 12,00 alle 17,00
presso il Centro Polivalente "Nicoletta Campanella"
in Via Marino Mazzacurati,74-76
Zona Portuense,Casetta Mattei
Roma
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09 novembre, 2012
Il Tempo
Se è vero che il tempo non esiste ,ma tutto è una su una linea retta,e il tempo diventa lo spazio per farci vivere le nostre esperienze,allora diventa che Il Tempo siamo noi.
E se tutto è già stato,allora mi viene da pensare che non dobbiamo cercare qualcosa che non c'è ma semplicemente tornare al passato,scoprirlo,riscoprirlo,conoscerlo,seguire la strada che si spiana alle nostre domande,quelle che inevitabilmente arrivano quando si lascia aperta la porta del cuore.
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29 ottobre, 2012
Vedere per parlare
La nostra mente "vede" per immagini.
Le immagini sono alla base della comunicazione,non potrò mai "vedere" tutto,ma vedendo per categorie posso creare la memoria ,e riconoscere,denominare attribuendo la parola all'immagine.
Questo succede,questo è inarrestabile,questo rispecchia esattamente il fatto che il cervello è l'unico contenitore che più cose mettiamo dentro e più ce ne stanno!
Il linguaggio non si insegna,ma il cervello si orienta a questa funzione attraverso la conoscenza dei fatti,le schede immagini sono fatti,sono finestre sul mondo,corrispondenti al vero.
Di questo i bambini hanno bisogno,di questo i bambini hanno ancora più bisogno nel caso di difficoltà patologiche o non.
Il rischio è alto:che funzioni!
A questo proposito nasce il progetto www.lavalledeire.it contenente schede immagini e Bit per la conoscenza,scaricabili in Pdf e acquistabili su carta.
Le immagini sono alla base della comunicazione,non potrò mai "vedere" tutto,ma vedendo per categorie posso creare la memoria ,e riconoscere,denominare attribuendo la parola all'immagine.
Questo succede,questo è inarrestabile,questo rispecchia esattamente il fatto che il cervello è l'unico contenitore che più cose mettiamo dentro e più ce ne stanno!
Il linguaggio non si insegna,ma il cervello si orienta a questa funzione attraverso la conoscenza dei fatti,le schede immagini sono fatti,sono finestre sul mondo,corrispondenti al vero.
Di questo i bambini hanno bisogno,di questo i bambini hanno ancora più bisogno nel caso di difficoltà patologiche o non.
Il rischio è alto:che funzioni!
A questo proposito nasce il progetto www.lavalledeire.it contenente schede immagini e Bit per la conoscenza,scaricabili in Pdf e acquistabili su carta.
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27 ottobre, 2012
Ereditarietà o ambiente
Bambini cerebrolesi di due o tre anni,con lesioni più o meno gravi,sono in grado di leggere con
totale comprensione,mentre un terzo dei loro coetanei sani non è in grado di leggere.
Si tratta di ereditarietà o ambiente?
totale comprensione,mentre un terzo dei loro coetanei sani non è in grado di leggere.
Si tratta di ereditarietà o ambiente?
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23 ottobre, 2012
L'intelligenza
Il primo passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è insegnargli un numero infinito
di fatti chiari;
il secondo passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è presentare questi fatti con
frequenza sufficiente a garantirne la memorizzazione permanente;
il terzo passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è fornire opportunità di utilizzare i fatti memorizzati per fini utili;
il quarto passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è fornirgli sempre maggiori opportunità di risolvere problemi di importanza sempre maggiore;
il quinto passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è presentargli gruppi di fatti correlati,perchè possa combinarli e permutarli nel maggior numero possibile di modi utili e scoprire le leggi che li governano...
IL RISULTATO DI QUESTI PASSI SARA' LA CURIOSITA' ASSOLUTA E L'ARDORE BRILLARE NEI LORO OCCHI
Come moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino,Glenn Doman,Armando Bimbi
di fatti chiari;
il secondo passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è presentare questi fatti con
frequenza sufficiente a garantirne la memorizzazione permanente;
il terzo passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è fornire opportunità di utilizzare i fatti memorizzati per fini utili;
il quarto passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è fornirgli sempre maggiori opportunità di risolvere problemi di importanza sempre maggiore;
il quinto passo per moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino è presentargli gruppi di fatti correlati,perchè possa combinarli e permutarli nel maggior numero possibile di modi utili e scoprire le leggi che li governano...
IL RISULTATO DI QUESTI PASSI SARA' LA CURIOSITA' ASSOLUTA E L'ARDORE BRILLARE NEI LORO OCCHI
Come moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino,Glenn Doman,Armando Bimbi
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Apprendere
Il termine imparare non è sinonimo di andare a scuola...
La scuola inizia a sei anni,l'apprendimento inizia alla nascita....
Come moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino,Glenn Doman,Armando Bimbi
La scuola inizia a sei anni,l'apprendimento inizia alla nascita....
Come moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino,Glenn Doman,Armando Bimbi
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18 ottobre, 2012
A Scuola
Questa riflessione è per tutte le mamme,tutti i papà che vivono la scuola in modo speciale,che la vivono,appunto..........
Edison è un buon esempio.
A scuola non riusciva granchè,non era perchè era stupido che andava male a scuola.
Andava male perchè era intelligente e quindi annoiato.
Il Preside gli disse chiaro che non avrebbe mai avuto successo nella vita.
Edison non era stupido. Edison era un genio. Ha brevettato migliaia di invenzioni.
Non era Edison ad avere torto,erano gli insegnati di Edison ad avere torto.
Albert Einstein andava così male al liceo che i suoi insegnati gli consigliarono di abbandonare
gli studi:"non riuscirai mai in niente",gli dissero.
Non andò proprio così....................
Edison è un buon esempio.
A scuola non riusciva granchè,non era perchè era stupido che andava male a scuola.
Andava male perchè era intelligente e quindi annoiato.
Il Preside gli disse chiaro che non avrebbe mai avuto successo nella vita.
Edison non era stupido. Edison era un genio. Ha brevettato migliaia di invenzioni.
Non era Edison ad avere torto,erano gli insegnati di Edison ad avere torto.
Albert Einstein andava così male al liceo che i suoi insegnati gli consigliarono di abbandonare
gli studi:"non riuscirai mai in niente",gli dissero.
Non andò proprio così....................
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13 ottobre, 2012
09 ottobre, 2012
Spazi,materiali,idee per il gioco,le attività
Questi sono alcuni esempi ben chiari di come deve essere il luogo di "lavoro"con il bambino.Può sembrare complesso,ma in realtà i materiali oramai sono di facile diffusione,e il colore accende,il morbido coccola,i materiali stimolano,c'è già opportunità in quello che vediamo,senza il nostro fare. La base del nostro lavoro,quindi anche l'ambiente,ha un senso ben definito,strettamente correlato ai nostri obiettivi e al risultato. Niente è casuale,è ben preparato per quello che andremo a fare,sempre in vista dell'obiettivo finale che è quello di dare poi spazio totale ed infinito al bambino,capovolgere le regole e farci un giorno prendere per mano da lui.Io la chiamo magia.............................................................................................................................
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30 settembre, 2012
Nuovo sito per poter anche acquistare le schede immaginii
E' attivo il nuovo sito dove è possibile anche acquistare le schede immagini su carta.
www.lavalledeire.it
a breve,il collegamento diretto da questo sito.
Intanto,io sono contentissima del lavoro fatto e ringrazio infinitamente mia figlia Jessica,senza di lei tutto questo non sarebbe stato possibile,è lei la "tecnica" del sito,delle immagini......grazie!
Spero possa essere d'aiuto e che possiate divertirvi come succede a noi............
Antonella.
www.lavalledeire.it
a breve,il collegamento diretto da questo sito.
Intanto,io sono contentissima del lavoro fatto e ringrazio infinitamente mia figlia Jessica,senza di lei tutto questo non sarebbe stato possibile,è lei la "tecnica" del sito,delle immagini......grazie!
Spero possa essere d'aiuto e che possiate divertirvi come succede a noi............
Antonella.
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29 settembre, 2012
Priorità 1:Linguaggio 2:Cosa fare
A volte penso che tutto quello che scrivo e ho fatto non l'ho trovato nei libri,sicuramente l'ho trovato in me. Doman con i suoi collegamenti a Montessori mi ha aperto un mondo,partendo dalla priorità per la crescita "sana" che era la mia priorità:il linguaggio;quando a 3 anni passati tuo figlio ancora non è verbale.....
ma poi credo che l'alchimia di fare svariate attività,di diversificare,abbia fatto la differenza nel percorso. Non scegliere cosa fare,cosa non fare,ma fare tutto!perchè l'opportunità è anche nella misura delle nostre proposte;il cervello,che è alla base di tutto,nel passare da un'attività ad un'altra si orienta e va avanti! Questo fa la differenza.
Per me è stato naturale programmare le attività,giorno per giorno,anticipare le proposte sorprendendolo ,come un vero lavoro attraverso il gioco;perchè per i bambini e forse anche per gli adulti il gioco è la cosa più seria che c'è. E funziona quello che piace!Questo è un fatto.
E' nella nostra abilità il saperli "accompagnare" nella conoscenza,nell'esperienza ,per far sì che ognuno possa riconoscere le proprie attitudini e manifestare i propri interessi,cioè "venir fuori".
Parlando con tanti genitori mi accorgo che questa abilità di "leggere tra le righe",tradurre in attività da fare non è così naturale,per questo oggi mi sembrava giusto rendere questa cosa.
Certe cose non si cercano,forse ti appartengono.
Compreso questo possiamo costudirlo come una fortezza o trasformarlo in qualcosa per tutti,io scelgo la seconda e per chi ritiene di avere bisogno di un supporto nel stabilire cosa fare ogni giorno,oltre alle terapie che eventualmente si stanno già facendo,rispondo personalmente attrarverso la mail anagrammadoman@yahoo.it o i contatti diretti attraverso il blog www.esperienzadomanblogspot.com
Perchè la fiducia verso i nostri figli e gli strumenti vanno di pari passo,quando ci sono difficoltà, e lì non basta l'attesa,c'è bisogno di "una mano"e io sono qui per questo.
Antonella.
ma poi credo che l'alchimia di fare svariate attività,di diversificare,abbia fatto la differenza nel percorso. Non scegliere cosa fare,cosa non fare,ma fare tutto!perchè l'opportunità è anche nella misura delle nostre proposte;il cervello,che è alla base di tutto,nel passare da un'attività ad un'altra si orienta e va avanti! Questo fa la differenza.
Per me è stato naturale programmare le attività,giorno per giorno,anticipare le proposte sorprendendolo ,come un vero lavoro attraverso il gioco;perchè per i bambini e forse anche per gli adulti il gioco è la cosa più seria che c'è. E funziona quello che piace!Questo è un fatto.
E' nella nostra abilità il saperli "accompagnare" nella conoscenza,nell'esperienza ,per far sì che ognuno possa riconoscere le proprie attitudini e manifestare i propri interessi,cioè "venir fuori".
Parlando con tanti genitori mi accorgo che questa abilità di "leggere tra le righe",tradurre in attività da fare non è così naturale,per questo oggi mi sembrava giusto rendere questa cosa.
Certe cose non si cercano,forse ti appartengono.
Compreso questo possiamo costudirlo come una fortezza o trasformarlo in qualcosa per tutti,io scelgo la seconda e per chi ritiene di avere bisogno di un supporto nel stabilire cosa fare ogni giorno,oltre alle terapie che eventualmente si stanno già facendo,rispondo personalmente attrarverso la mail anagrammadoman@yahoo.it o i contatti diretti attraverso il blog www.esperienzadomanblogspot.com
Perchè la fiducia verso i nostri figli e gli strumenti vanno di pari passo,quando ci sono difficoltà, e lì non basta l'attesa,c'è bisogno di "una mano"e io sono qui per questo.
Antonella.
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28 settembre, 2012
Priorità:LINGUAGGIO
Già il filosofo Daniel C. Dennett aveva detto che imparare una lingua è la necessaria condizione primaria per arrivare a una coscienza di sè. Anche se i bambini autistici in età pre-linguistica possono essere attenti osservatori,anche se si aggrappano a qualunque cosa riescano a raggiungere,e anche se urlano quando si fanno male ,non sono davvero "coscienti".
Non hanno le basi per trasformare i dati sensoriali in esperienza.
Con il progredire delle facoltà di linguaggio migliorano anche altre facoltà:la mente diventa capace di analizzare,eleborare,sperimentare,ricordare e ,in generale, di appropriarsi di eventi che prima coinvolgevano solo il sistema nervoso.
Ma finchè quel momento non arriva,questi effetti rimangono puramente istantanei.
Segnali e risposte motorie rimbalzano altrove senza lasciare tracce nella memoria.......
tratto da ,La scuola degli Idioti,Kamran Nazeer,Rizzoli
Io condivido in pieno questo pensiero,che è la mia esperienza pura,con il linguaggio tutto è cambiato e la meraviglia non si ferma,cresce,come cresce il bambino,niente è per caso,non mi stancherò mai di dire che la priorità è il linguaggio.
Antonella
Non hanno le basi per trasformare i dati sensoriali in esperienza.
Con il progredire delle facoltà di linguaggio migliorano anche altre facoltà:la mente diventa capace di analizzare,eleborare,sperimentare,ricordare e ,in generale, di appropriarsi di eventi che prima coinvolgevano solo il sistema nervoso.
Ma finchè quel momento non arriva,questi effetti rimangono puramente istantanei.
Segnali e risposte motorie rimbalzano altrove senza lasciare tracce nella memoria.......
tratto da ,La scuola degli Idioti,Kamran Nazeer,Rizzoli
Io condivido in pieno questo pensiero,che è la mia esperienza pura,con il linguaggio tutto è cambiato e la meraviglia non si ferma,cresce,come cresce il bambino,niente è per caso,non mi stancherò mai di dire che la priorità è il linguaggio.
Antonella
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01 settembre, 2012
Il Messaggio
Il messaggio di Doman e Montessori è un messaggio d'amore,innanzitutto,poi viene il resto. Senza amore non si va da nessuna parte......è stare dove sei con tuo figlio ,mollare tutto,e portare lì il mondo,tuffarti nei suoi occhi,lasciandolo libero,stando accanto a lui,nelle cose,lasciandogli libere le mani,condividendo l'attesa. Questa è già magia in sè.
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30 agosto, 2012
Una Storia di Natale
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27 agosto, 2012
Libro e attività
Fiabe senza tempo ,meravigliose,come "Il principe Felice",Il gigante egoista" di Oscar Wilde,lasciano traccia ,sempre ,in chi le legge e in chi le ascolta. Perchè la fiaba è più aderente al vero di quanto pensiamo,nella fiaba c'è tutto,il bello,il brutto,come nella vita. E anche questi sono fatti,quindi esperienze che creano tasselli nella mente,e un tassello richiama un altro e un altro ancora.....
E' automatico pensare alla lettura e anche ad attività didattiche ad essa legate,come le "carte" delle principali fiabe ,Ed.Fatatrac,davvero stimolanti per i nostri bambini...
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21 agosto, 2012
Ironia - Humor
Consigliatissimo.....è fantastico per i bambini e bambini più grandicelli....
ridere,ridere,ridere,è una delle risorse più potenti,unite alla volontà di fare quello che si sta facendo.
Sono certa che sarà un successo,un ponte per uno stimolo alla comunicazione,o alla lettura,sicuramente opportunità grande è!
Un assaggio:
"Dottore,Dottore! Mia figlia ha bevuto un litro di benzina!Che cosa può fare?"
"Se va piano,anche una ventina di chilometri!".
"Pierino!Hai un dito nel naso!"
"Lo so ,maestra:è il mio!"
Barzellette per ragazze e ragazzi,Edizioni del Baldo
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Scommettiamo che...
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04 agosto, 2012
Nuove Schede Immagini
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25 luglio, 2012
Simboli
Oggi in colonna ,nel traffico,un'auto così davanti e pensavo a quanto affascina da sempre i bambini
l'auto della "polizia". Pensavo che c'è un perchè,il perchè del "simbolo",dell'identificarsi.
Chi di noi non ha mai sentito un richiamo per questo,come per le "divise",è la necessità di identificarsi per appartenere. Perchè se appartengo dunque sono.
Antonella.
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21 luglio, 2012
Soggettività
La vita è un palcoscenico.
Possiamo solo interpretare gli eventi,e con il nostro comportarmento scegliere di essere attori o comparse.
Il gioco ,deve essere come un palcoscenico ,dove gli attori si calano nelle loro parti e riescono ad attingere dal sè solo calandosi,sempre più in profondità.E' questo il lavoro del gioco,la nostra abilità deve essere quella di "condottieri del cuore" pronti ad accompagnare il bambino nel viaggio della fantasia,per identificarlo attraverso il nostro sguardo e l'accompagnamento della nostra voce,del nostro corpo, nel Soggetto,perchè non puoi calarti in nessuna parte se prima non sei Soggetto; e poi passare alla fase successiva che è identificazione dell'Altro,cioè noi. Da qui nasce l'esigenza del linguaggio,che è un'esigenza sociale,altrimenti senza questa identificazione del Soggetto il bambino spesso parla ,ma per il puro piacere del godimento personale,quindi con ecolalie,spezzati di pubblicità.....non ha nessuna esigenza di un contesto sociale,perchè appunto non ci può essere l'Altro se prima non c'è il Sè Soggetto. Il Soggetto,la nostra Mente,ha bisogno di identificarsi in Simbologie,ecco il segreto delle Immagini,che sono fatti,e evocano nella Mente un ricordo,creano una esperienza e permettono di stabilire quel contatto essenziale con il mondo esterno,di venir fuori,di trovare la chiave........
Questo fa parte della natura primordiale dell'uomo,pensiamo agli Egizi,alla loro scrittura fatta di simboli ,ai primitivi,con i loro graffiti nella caverne,alla nascita della comunicazione,perchè non ci può essere linguaggio senza comunicazione.
E allora qualcosa inizierà a divenire,quel qualcosa che prima non c'era,ma che ora prende forma e cresce,inarrestabile,perchè ricordiamoci che il Cervello dove risiede la Mente è l'unico oggetto che più cose contiene e più può contenerne.................................
Antonella.
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09 luglio, 2012
Libro Immagini
Sono passati 4 anni da quando ho fatto questo libro di immagini,e correggere l'età di mio figlio da 4 a 8 anni è stata un'emozione fortissima,è stato come riavvolgere il tempo,all'indietro,in un attimo,e spero che questa emozione possa arrivare anche a voi.
Le immagini sono uno strumento potentissimo,perchè LA MENTE FUNZIONA PER IMMAGINI.
Buon lavoro,
Antonella.
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01 luglio, 2012
I bambini odiano essere interrogati - esperienza
Il linguaggio del bambino autistico in genere rimane qualcosa di chiuso,"si intende da solo",l'Altro a livello simbolico rimane escluso dal suo mondo.
La sua parola non gli serve a dire,ma a godere.
Non c'è distinzione tra il soggetto e l'Altro,non c'è dialettica,ma ripetizione,c'è ecolalia.
Occuparsi di un bambino significa normalmente pensare a quello che secondo noi potrebbe essergli utile,a quello che desideriamo per lui. Ma in questo modo,inevitabilmente,situiamo il bambino in una posizione d'oggetto,sappiamo per lui,ci sostituiamo a lui.
Per questo nel caso del bambino autistico,più ce ne occupiamo,cioè più cerchiamo di spingerci in una qualunque direzione,più egli manifesta la tendenza a chiudersi.
C'è questo esempio,secondo me,illuminante:
Peter,un bambino autistico di 5 anni che non parlava,testimonianza dell'autore.
Invitato a partecipare al gruppo di bambini ,si nascondeva sotto il tavolo.E quando la psicologa si felicitava con gli altri bambini perchè anche Peter ,per la prima volta,partecipava,egli rispondeva seccamente:"no".
Tutti pensavano che fosse finalmente uscito dal suo mutismo,ma invece per un altro anno non disse più niente,nonostante tutte le terapie tentate con lui.
Una mattina un'infermiera coreana molto gentile ,che faceva la notte nel reparto,li informò che Peter con lei parlava per chiederle dell'acqua o dei biscotti.Tutti furono molto sorpresi e anche un pò offesi del successo terapeutico e ,alla domanda cosa mai dicesse ai bambini,appresero che lei non parlava più di tanto con loro:li accompagnava a letto,augurava la buona notte,e parlando a voce bassa,suggeriva loro che era il momento di dormire. Peter aveva cominciato così a fare le sue richieste.
Il caso emblematico dimostra come l'infermiera,che non voleva niente di particolare ma era molto dolce con i bambini,avesse ottenuto che Peter parlasse.
Ha ottenuto quello che tuttti desideravamo:non esercitava alcuna pressione su di lui,si dimostrava distrattamente attenta,non domandava niente e rispondeva solo a quello che Peter chiedeva!
La cura del bambino autistico,Martin Egge,Casa Editrice Astrolabio
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30 giugno, 2012
Addestramento
Dove sono andate a finire tutte le ricerche psicoanalitiche e psicodinamiche tese ad isolare un certo gruppo di bambini che possono trarre notevoli miglioramenti da un certo trattamento o ,nel caso di bambini più piccoli o più gravi, da un lavoro preliminare che li sostenga e li conduca verso una maggiore apertura al mondo?
Il lavoro sottile,gli sforzi per comprendere e sostenere questi bambini in difficoltà,apparentemente chiusi in se stessi,sembra fuori moda. La risposta moderna è pratica: si chiama addestramento.
Alcuni bambini si piegano di fronte a colui che si impone ,fanno meccanicamente cioè che l'altro esige finchè è presente. Ma non lo introiettano,non fanno proprio ciò che gli viene chiesto.
Altri invece, " i più duri",non si piegano. Fanno di tutto per farci capire con le loro reazioni aggressive o autoaggressive,spesso senza alcuna preoccupazione per l'incolumità fisica propria e altrui,che piuttosto di piegarsi vanno fino allo stremo.La cura del bambino autistico,Egge,Casa Editrice Astrolabio
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29 giugno, 2012
Soggettivazione
Negli ultimi anni lo sviluppo di una clinica non più radicata nella ricerca scientifica come scienza esatta,bensì basata sul consenso,ha fatto rientrae gli autistici nel campo dell'handicap e non più in quello delle malattie mentali.
I bambini avrebbero perciò bisogno di un'educazione specifica di tipo comportamentale,che in molti casi si traduce in un addestramento con l'obiettivo di farli evolvere,vale a dire sono diventati oggetti da trattare.
Non sono considerati bambini sofferenti a livello psichico,soggetti cioè a quali rivolgere un aiuto che vada nel senso di una soggettivazione.
Il bambino psicotico o autistico è assimilato al disabile o al portatore di un deficit intellettivo e nella terapia viene sottolineata la mancanza o il difetto da eliminare,il tutto a scapito della soggettività del bambino stesso.
La cura del bambino autistico,Martin Egge, Casa Editrice Astrolabio
E' inevitabile per me il richiamo di Doman,Montessori;di un altro mondo:il mondo delle opportunità,che è ricchezza,che è il contrario di mancanza.
Perchè condivido in pieno che per fare di più c'è bisogno di dare di più!
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23 giugno, 2012
Il tempo con i nostri figli
Per quanto riguarda il nostro attuale dilemma,appare chiaro che l'ambiente in cui cresciamo i nostri figli è cambiato radicalmente,ma non siamo ancora giunti a una conclusione riguardo ai cambiamenti che dobbiamo effettuare di conseguenza. Cento anni fa erano relativamente poche le madri americane che lavoravano fuori casa,perchè nella stragrande maggioranza gli americani erano agricoltori,uomini,donne e bambini,lavorano e vivono,imparano e insegnano nello stesso posto.
Gli economisti spesso ci dicono che il reddito familiare è in diminuzione.
Ma questo trascura il fatto colossale che entrambi i genitori lavorano ,e spesso più duramente e più a lungo,per raggiungere lo stesso reddito che trent'anni fa veniva prodotto da un solo genitore.
I bambini in particolare,hanno subito una dolorosa diminuzione proprio dei beni che sono più importanti per loro:il tempo,l'energia e la compagnia degli adulti.
Qualcuno deve pur compiere il lavoro di accudimento che uomini e donne e la famiglia estesa facevano trent'anni fa.
La morale scientifica è che non ci servono gli esperti per sapere cosa fare con i nostri figli,ma che abbiamo bisogno del tempo,dello spazio e dell'opportunità per fare quel che faremmo comunque,ed è proprio questo quello che stiamo perdendo.
Tuo figlio è un genio,Bandini & Castoldi
Come non condividere tutto ciò?
Personalmente lasciai il lavoro e rimasi a casa per seguire mio figlio il più possibile,e penso che anche questo abbia fatto la differenza "nei tempi",è assolutamente vero che ciò che conta è la qualità e non la quantità,ma avere l'opportunità della qualità e del tempo,è ancora meglio,credo sia correlato a un risultato.
Quello a cui mi riferisco comunque è un vero e proprio lavoro,che mi ha insegnato a cogliere meglio il mio tempo,le mie giornate,che quando sono propositive,iniziano sempre all'alba con il lavoro più importante,che non è mai finito,ma solo iniziato,qualche anno fa;quello di leggere,studiare,conoscere più cose possibili per dare senso alle proprie domande,trovare stimoli,motivazioni,condividere esperienze,speranze....e poi concentrarsi sulle attività da fare con tuo figlio durante il giorno,quando si alzerà.
Farsi trovare pronta per lui,per la sua giornata; questo "tempo" di preparazione da sola,quanto tutto tace ed è silenzio,per me è stato fondamentale per poter poi dare a lui tutta me stessa nei momenti insieme.
A questa "ricchezza" non ho più saputo rinunciare, a questo nutrimento per l'anima, ed è sempre un grazie quello che ne deriva.
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Wordsworth, Ode della prima infanzia
Tu, il cui aspetto cela
l'immensità della Tua Anima;
Tu, migliore dei Filosofi, che pure preservi
la tua natura, Tu Veggente fra i ciechi,
che ,muto e silenzioso,contempli l'eterna profondità
per sempre nell'aura della mente eterna.
Mago! Profeta!
Su cui riposano quelle verità
che cerchiamo tutta la vita...
Tu piccolo Bambino , radioso nella potenza
della libertà data al tuo essere dal cielo...
Wordsworth
"Ode:presagi di immortalità da reminescenze della prima infanzia"
Tuo figlio è un genio,Baldini & Castoldi
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12 giugno, 2012
CABLARE IL CERVELLO
Un cervello può fisicamente espandersi,contrarsi e cambiare a seconda dell'esperienza.
Un cervello adulto ha circa 100 miliardi di cellule nervose,o neuroni,più o meno lo stesso numero di Stelle della Via Lattea.
Nel cervello di un neonato sono già presenti quasi tutti i neuroni,il cui numero rimane pressochè invariato dalla nascita fino ai sessantacinque anni.
Ma il cervello di un neonato pesa circa un quarto di quello adulto. Cosa cresce,cosa cambia?
I neuroni crescono e questo spiega in parte la differenza ,ma a cambiare è soprattutto il cablaggio,l'intricata rete di connessione tra cellule.
Sono queste connessioni che permettono a una cellula individuale di dare risposte particolari ad altre cellule;per esempio,di rispondere soltanto quando le cellule della retina le inviano l'immagine di un volto.
Il cablaggio dipende "dall'attività":le cellule cerebrali si connettono mandando segnali elettrici.
Quando un'altra cellula risponde,e con sufficiente frequenza,viene creato un collegamento più permanente.
Mentre matura,una cellula emette ramificazioni multiple che cercano di mettersi in contatto con altre cellule.
Alcune ramificazioni (chiamate assoni) mandano informazioni dall'interno della cellula e altre (chiamate dentriti) inviano informazioni dentro la cellula.
L'obiettivo è quello di connettere un assone di una cellula con un dentrite di un'altra.
Questa connessione è chiamata sinapsi.
Quando un assone raggiunge un dentrite ,stabilisce un tipo particolare di comunicazione: la neurotrasmissione.
Quando due neuroni formano una sinapsi,le sostanze chimiche possono fluire fra essi e la connessione è completa: nasce lo scambio.
Si è scoperto che i cervelli dei bambini sono molto più indaffarati dei nostri.
Intorno ai 2 anni il consumo energetico del cervello raggiunge quello di un adulto.
A 3 anni il cervello di un bambino compie un'attività doppia rispetto a quella di un adulto.
Tale attività continua così esuberante finchè il bambino arriva a 9-10 anni.
A quel punto comincia a declinare,e intorno ai 18 anni raggiunge i livelli di un cervello adulto.
I bambini in età prescolare hanno cervelli letteralmente più attivi,più connessi e molto più flessibili dei nostri.
Tuo figlio è un genio,Baldini & Castoldi
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03 giugno, 2012
02 giugno, 2012
Sviluppo Cognitivo
La conoscenza può essere paragonata a una nave che costruiamo mentre navighiamo.
Per tenere a galla la sua nave durante trent'anni di vagabondaggio, Ulisse,dovette costantemente ripararla e ricostruirla. Ogni nuova tempesta o bonaccia comportava un'alterazione al progetto originario.
Alla fine del viaggio non rimaneva quasi più nulla della nave originaria.
Questa metafora è propria per la concezione dello sviluppo cognitivo.
Noi genitori e i figli che amiamo,navighiamo insieme sulla barca di Ulisse.
Anche se il viaggio è spesso periglioso,frustrante e difficile, e non di rado ci mette a dura prova,non potremmo avere una compagnia migliore.
I genitori non sono i programmatori dei bambini,non è vero che sono loro a determinare quello che fanno,sono solo progettati in modo da fornire il giusto tipo di informazione al momento giusto per aiutare i bambini a riprogrammarsi.
Tuo figlio è un genio,Ed.Baldini Castoldi
Per tenere a galla la sua nave durante trent'anni di vagabondaggio, Ulisse,dovette costantemente ripararla e ricostruirla. Ogni nuova tempesta o bonaccia comportava un'alterazione al progetto originario.
Alla fine del viaggio non rimaneva quasi più nulla della nave originaria.
Questa metafora è propria per la concezione dello sviluppo cognitivo.
Noi genitori e i figli che amiamo,navighiamo insieme sulla barca di Ulisse.
Anche se il viaggio è spesso periglioso,frustrante e difficile, e non di rado ci mette a dura prova,non potremmo avere una compagnia migliore.
Tuo figlio è un genio,Ed.Baldini Castoldi
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28 maggio, 2012
CATEGORIE - IMPORTANZA DELLE CATEGORIE
La categorizzazione è un problema particolarmente importante per i bambini dutante i primi tre anni di vita.Anche i neonati sono in grado di discriminare oggetti diversi e di esprimere,in qualche modo,generalizzazioni al riguardo.
Questo di per sè significa che stanno già formando categorie.
I bambini cominciano a capire che,conoscendo la categoria dell'oggetto,si possono predire alcune sue caratteristiche nuove,specifiche.
Da questi studi emerge che persino i bambini di due anni assomigliano,per alcuni aspetti,agli scienziati che riclassificano i panda e le balene.
Guardano al di là delle caratteristiche superficiali dell'oggetto per cercare di determinare le leggi più profonde che ne regolano il comportamento.
Tuo figlio è un genio,Gopnik-Meltzoff-Kuhl-Ed.Baldini & Castoldi
Questo di per sè significa che stanno già formando categorie.
I bambini cominciano a capire che,conoscendo la categoria dell'oggetto,si possono predire alcune sue caratteristiche nuove,specifiche.
Da questi studi emerge che persino i bambini di due anni assomigliano,per alcuni aspetti,agli scienziati che riclassificano i panda e le balene.
Guardano al di là delle caratteristiche superficiali dell'oggetto per cercare di determinare le leggi più profonde che ne regolano il comportamento.
Tuo figlio è un genio,Gopnik-Meltzoff-Kuhl-Ed.Baldini & Castoldi
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01 maggio, 2012
Dall'INFANZIA all'ADOLESCENZA - Cosa fare 7-12 anni ,Maria Montessori
Il periodo dai 7 ai 12 anni è contrassegnato dal passaggio da un piano sensoriale e concreto al piano dell'astrazione e
dell'intellettualizzazione.
Alla curiosità cognitiva e all'attività manipolativa caratteristiche dell'infanzia ,il fanciullo ora è in grado di aggiungere la capacità
di lavorare partendo dall'osservazione dell'ambiente che lo circonda,la capacità di porsi e porre domande,di cercare risposte; egli non si accontenta
più di recepire i fatti :cerca di conoscerne le cause.Di qui la necessità di incoraggiare e favorire in lui l'esplorazione della realtà nel contatto con la natura (le uscite) e l'importanza di offrirgli gli elementi
per una rappresentazione d'insieme dell'universo,facendo leva su un insegnamento in grado di attivare l'immaginazione,considerata "la grande potenza di questa età".
E' necessario fornire al bambino la possibilità di scoprire il rapporto tra le parti,piuttosto che la conoscenza dei dettagli.
Apportare nozioni staccate significa apportare confusione; è necessario poter determinare il legame che esiste tra di esse,e quando si sia stabilita la correlazione
tra le nozioni ormai collegate l'una all'altra,anche il rapporto fra i particolari stessi apparirà chiaro.
La mente allora sarà soddidfatta e sorgerà il desiderio di proseguire nella ricerca.
Educazione Cosmica- E' la risposta educativa per eccellenza ai bisogni del secondo piano di sviluppo.
Ad esempio argomenti come l'acqua,la chimica,offrono opportunità esemplari per il bambino,sia per le dimostrazioni didattiche sia per la capacità di aderire con
intelligenza ed acutezza al mondo psicologico del bambino.
Non si può ottenere sviluppo se si lascia il bambino nell'ambiente dei primi anni.
Tra le varie realtà ,bisogna che egli si renda conto di ciò che deve rappresentare il denaro,che è sempre il risultato del lavoro degli uomini;esso deve rimanere
sempre e soltanto un mezzo.
Il mondo dell'educazione è una specie di isola dove gli individui,avulsi dal mondo,si preparano alla vita rimanendone estranei.
Le reazioni ad un ambiente che risponde in maniera inadeguata alle esigenze psicologiche del bambino sono definite deviazioni rispetto a caratteri considerati
normali.Nei casi più gravi ,l'inadeguatezza dell'ambiente può dar luogo a vere e proprie fughe dalla realtà o a barriere psichiche,anomalie.
Un'educazione che consiste nel correggere il bambino,o nel fargli accettare la soppressione di ciò che costituisce la sua vera esistenza,è un'educazione che
induce il bambino a sviluppare le anomalie.
Al contrario si introduce il concetto di normalizzazione quando l'individuo viene a contatto con un ambiente che risponde a requisiti psicologici e pedagogici
funzionali alle esigenze di apprendimento proprie del particolare periodo evolutivo attraversato,e si manifesta con una modificazione comportamentale così evidente
da far affermare che certe caratteristiche scompaiono,mentre altre,ad esse contrapposte,prendono il loro posto.
Quando il bambino ci mostra sbalzi di carattere diciamo che è "cattivo" e lo puniamo,ma il più delle volte ignoriamo il motivo della sua cattiveria.
In realtà il bambino ci dimostra,con la sua condotta,i suoi bisogni,il suo vero sè;proprio per sottrarsi all'ambiente chiuso non va più volentieri a scuola;prederisce
andare a catturare rane o a giocare in strada.
Questi fatti apparentemente insignificanti rilevano invece nel bambino il bisogno di estendere i limiti del campo d'azione in cui si è mosso finora.
Quando il bambino è messo in condizioni favorevoli rispetto all'ambiente,alla vita sociale,egli manifesta un'attività straordinaria.
La sua intelligenza ci sorprende ,piochè tutte le sue facoltà lavorano insieme,come avviene normalmente nell'uomo.
Non si tratta più di modificare i propri modelli educativi,è proprio un problema vitale quello che si pone.C'è un esempio che secondo me è illuminante:la ragnatela che occupa uno spazio assai più vasto dell'animale stesso.Questa tela rappresenta il suo campo d'azione;il ragno secerne un filo che unisce due rami,poi intesse i raggi.
Se i punti d'appoggio sono vicini,la tela sarà piccola;più sono lontani gli uni dagli altri,più la tela sarà grande.
Similmente a questa tela,la mente del bambino è costruita secondo un piano esatto,e questa costruzione astratta gli permette di cogliere ciò che passa
nel suo campo,fuori della sua portata iniziale.
A seconda della complessità del mondo culturale in cui il bambino vive,la sua tela sarà più o meno vasta e gli permetterà di raggiungere un maggiore o minore
numero di obiettivi.Ecco perchè noi dobbiamo rispettare questa costruzione interiore e le sue manifestazioni che ,talvolta,possono sembrarci inutili.
Questa costruzione è necessaria.
E' grazie a questo lavoro che il bambino allarga il suo campo psichico e ,di conseguenza,la sua capacità ricettiva.
La scuola,e la famiglia,si possono considerare secondo due punti di vista: luoghi per impartire l'istruzione,per crescere,o come FASE DI PREPARAZIONE ALLA VITA.
In quest'ultimo caso devono soddisfare TUTTI i bisogni della vita.
La concezione dello sviluppo del bambino si basa quindi su un'interazione COSTRUTTIVA con l'ambiente,tramite la quale il bambino conquista attivamente le proprie
competenze.Il bambino COSTRUISCE non che "si sviluppa":egli costruisce se stesso attraverso l'azione attiva condotta sull'ambiente e nell'ambiente,guidato
dalle sue potenzialità del momento.
Al bambino in questa fase cominciano a interessarlo ,più degli oggetti,le azioni compiute dagli uomini.
E' necessario da parte dell'adulto dire solo la verità e non tutta la verità,dire poco,il necessario e sufficiente ma fare avvertire la sicurezza
dell'adulto al bambino.
E' essenziale per lui,in tutti i periodi della sua vita,disporre di attività proprie,al fine di conservare un equilibrio tra azione e pensiero.
In effetti ,il suo pensiero tenderebbe a perdersi nell'astrazione,così come il bambino piccolo si perdeva nei vaneggiamenti del mondo fantastico.
Al bambino piccoli fornivamo degli oggetti determinati in un ambiente preparato per lui,egli acquisiva la propria indipendenza attraverso i suoi sforzi personali
e la sua attività gli conferiva dignità.
La sua esperienza personale gli forniva le risposte esatte.
IL RUOLO DELL'EDUCAZIONE CONSISTE NELL'INTERESSARE PROFONDAMENTE IL BAMBINO AD UN'ATTIVITA' ESTERNA A CUI EGLI POSSA DEDICARE TUTTE LE SUE CAPACITA'.
SI TRATTA DI AIUTARLO A CONQUISTARE LA LIBERTA' E L'INDIPENDENZA INTERESSANDOLO A UNA REALTA' CHE IN SEGUITO LA SUA ATTIVITA' GLI FARA' SCOPRIRE.
E QUESTO E',PER LUI,IL MEZZO PER AFFRANCARSI DALL'ADULTO.Qualcosa è cambiato nel suo corpo,prima di tutto i denti e i capelli.Insegnamoli l'igiene dei denti e dei capelli.
Poi i piedi e le gambe:il bambino di sette anni ha gambe robuste,e cerca di fuggire dagli ambienti chiusi;invece di chiudergli le porte,prepariamogli
dei buoni piedi.
Egli capisce che ,se "uscire"comporta una attivtà,è necessaria anzitutto l'acquisizione di conoscenze e di oggetti.
Bisogna portare con sè meno bagaglio possibile e ,di conseguenza "scegliere".
Non bisogna limitarsi a considerare l'uscita come un semplice servizio igienico,ma come esperienza,come mezzo per far vivere al bambino le sue conquiste.
PERCHE' EGLI PROGREDISCA RAPIDAMENTE,BISOGNA CHE LA VITA PRATICA E LA VITA SOCIALE SIANO STRETTAMENTE MESCOLATE ALLA CULTURA.
SI DICE IN GENERE CHE IL BAMBINO HA GIA'' TROPPO DA FARE PERCHE' SI POSSANO INTRODURRE NEL SUO ORARIO DELLE ATTIVITA' DI ORDINE PRATICO.
E' UN ERRORE.
E' MOLTO PIU' FATICOSO USARE SOLO LA META' DELLE FACOLTA' DI CUI LA NATURA CI HA DOTATI.
E' COME SE UNO VOLESSE CAMMINARE CON UN SOLO PIEDE ....
L'educazione ha quindi la possibilità di risolvere il problema nel suo stesso attuarsi,cercandone la soluzione attraverso l'azione.
Dal momento che non si cammina solo con i propri piedi,bisogna anche facilitare l'andatura....
COSì COME QUANDO VOGLIAMO RAGGIUNGERE LA VETTA DI UN MONTE ,SE LA NOSTRA SOLA PREOCCUPAZIONE FOSSE QUELLA DI POSARE ATTENTAMENTE UN PIEDE AVANTI ALL'ALTRO,
LA STANCHEZZA PRENDEREBBE IL SOPRAVVENTO E NON RAGGIUNGEREMMO IL NOSTRO SCOPO.
MA SE CAMMINIAMO IN GRUPPO E SALENDO GODIAMO DEL PANORAMA MERAVIGLIOSO CHE A MANO A MANO SCOPRIAMO ,RAGGIUNGIAMO SENZA FATICA LA CIMA ED ABBIAMO OTTENUTO
GIOIA E SALUTE.
DATE AL BAMBINO LA COSCIENZA DELLA PROPRIA DIGNITA' ,SI SENTIRA' LIBERO E LO SFORZO NON GLI PESERA' PIU'.
dell'intellettualizzazione.
Alla curiosità cognitiva e all'attività manipolativa caratteristiche dell'infanzia ,il fanciullo ora è in grado di aggiungere la capacità
di lavorare partendo dall'osservazione dell'ambiente che lo circonda,la capacità di porsi e porre domande,di cercare risposte; egli non si accontenta
più di recepire i fatti :cerca di conoscerne le cause.Di qui la necessità di incoraggiare e favorire in lui l'esplorazione della realtà nel contatto con la natura (le uscite) e l'importanza di offrirgli gli elementi
per una rappresentazione d'insieme dell'universo,facendo leva su un insegnamento in grado di attivare l'immaginazione,considerata "la grande potenza di questa età".
E' necessario fornire al bambino la possibilità di scoprire il rapporto tra le parti,piuttosto che la conoscenza dei dettagli.
Apportare nozioni staccate significa apportare confusione; è necessario poter determinare il legame che esiste tra di esse,e quando si sia stabilita la correlazione
tra le nozioni ormai collegate l'una all'altra,anche il rapporto fra i particolari stessi apparirà chiaro.
La mente allora sarà soddidfatta e sorgerà il desiderio di proseguire nella ricerca.
Educazione Cosmica- E' la risposta educativa per eccellenza ai bisogni del secondo piano di sviluppo.
Ad esempio argomenti come l'acqua,la chimica,offrono opportunità esemplari per il bambino,sia per le dimostrazioni didattiche sia per la capacità di aderire con
intelligenza ed acutezza al mondo psicologico del bambino.
Non si può ottenere sviluppo se si lascia il bambino nell'ambiente dei primi anni.
Tra le varie realtà ,bisogna che egli si renda conto di ciò che deve rappresentare il denaro,che è sempre il risultato del lavoro degli uomini;esso deve rimanere
sempre e soltanto un mezzo.
Il mondo dell'educazione è una specie di isola dove gli individui,avulsi dal mondo,si preparano alla vita rimanendone estranei.
Le reazioni ad un ambiente che risponde in maniera inadeguata alle esigenze psicologiche del bambino sono definite deviazioni rispetto a caratteri considerati
normali.Nei casi più gravi ,l'inadeguatezza dell'ambiente può dar luogo a vere e proprie fughe dalla realtà o a barriere psichiche,anomalie.
Un'educazione che consiste nel correggere il bambino,o nel fargli accettare la soppressione di ciò che costituisce la sua vera esistenza,è un'educazione che
induce il bambino a sviluppare le anomalie.
Al contrario si introduce il concetto di normalizzazione quando l'individuo viene a contatto con un ambiente che risponde a requisiti psicologici e pedagogici
funzionali alle esigenze di apprendimento proprie del particolare periodo evolutivo attraversato,e si manifesta con una modificazione comportamentale così evidente
da far affermare che certe caratteristiche scompaiono,mentre altre,ad esse contrapposte,prendono il loro posto.
Quando il bambino ci mostra sbalzi di carattere diciamo che è "cattivo" e lo puniamo,ma il più delle volte ignoriamo il motivo della sua cattiveria.
In realtà il bambino ci dimostra,con la sua condotta,i suoi bisogni,il suo vero sè;proprio per sottrarsi all'ambiente chiuso non va più volentieri a scuola;prederisce
andare a catturare rane o a giocare in strada.
Questi fatti apparentemente insignificanti rilevano invece nel bambino il bisogno di estendere i limiti del campo d'azione in cui si è mosso finora.
Quando il bambino è messo in condizioni favorevoli rispetto all'ambiente,alla vita sociale,egli manifesta un'attività straordinaria.
La sua intelligenza ci sorprende ,piochè tutte le sue facoltà lavorano insieme,come avviene normalmente nell'uomo.
Non si tratta più di modificare i propri modelli educativi,è proprio un problema vitale quello che si pone.C'è un esempio che secondo me è illuminante:la ragnatela che occupa uno spazio assai più vasto dell'animale stesso.Questa tela rappresenta il suo campo d'azione;il ragno secerne un filo che unisce due rami,poi intesse i raggi.
Se i punti d'appoggio sono vicini,la tela sarà piccola;più sono lontani gli uni dagli altri,più la tela sarà grande.
Similmente a questa tela,la mente del bambino è costruita secondo un piano esatto,e questa costruzione astratta gli permette di cogliere ciò che passa
nel suo campo,fuori della sua portata iniziale.
A seconda della complessità del mondo culturale in cui il bambino vive,la sua tela sarà più o meno vasta e gli permetterà di raggiungere un maggiore o minore
numero di obiettivi.Ecco perchè noi dobbiamo rispettare questa costruzione interiore e le sue manifestazioni che ,talvolta,possono sembrarci inutili.
Questa costruzione è necessaria.
E' grazie a questo lavoro che il bambino allarga il suo campo psichico e ,di conseguenza,la sua capacità ricettiva.
La scuola,e la famiglia,si possono considerare secondo due punti di vista: luoghi per impartire l'istruzione,per crescere,o come FASE DI PREPARAZIONE ALLA VITA.
In quest'ultimo caso devono soddisfare TUTTI i bisogni della vita.
La concezione dello sviluppo del bambino si basa quindi su un'interazione COSTRUTTIVA con l'ambiente,tramite la quale il bambino conquista attivamente le proprie
competenze.Il bambino COSTRUISCE non che "si sviluppa":egli costruisce se stesso attraverso l'azione attiva condotta sull'ambiente e nell'ambiente,guidato
dalle sue potenzialità del momento.
Al bambino in questa fase cominciano a interessarlo ,più degli oggetti,le azioni compiute dagli uomini.
E' necessario da parte dell'adulto dire solo la verità e non tutta la verità,dire poco,il necessario e sufficiente ma fare avvertire la sicurezza
dell'adulto al bambino.
E' essenziale per lui,in tutti i periodi della sua vita,disporre di attività proprie,al fine di conservare un equilibrio tra azione e pensiero.
In effetti ,il suo pensiero tenderebbe a perdersi nell'astrazione,così come il bambino piccolo si perdeva nei vaneggiamenti del mondo fantastico.
Al bambino piccoli fornivamo degli oggetti determinati in un ambiente preparato per lui,egli acquisiva la propria indipendenza attraverso i suoi sforzi personali
e la sua attività gli conferiva dignità.
La sua esperienza personale gli forniva le risposte esatte.
IL RUOLO DELL'EDUCAZIONE CONSISTE NELL'INTERESSARE PROFONDAMENTE IL BAMBINO AD UN'ATTIVITA' ESTERNA A CUI EGLI POSSA DEDICARE TUTTE LE SUE CAPACITA'.
SI TRATTA DI AIUTARLO A CONQUISTARE LA LIBERTA' E L'INDIPENDENZA INTERESSANDOLO A UNA REALTA' CHE IN SEGUITO LA SUA ATTIVITA' GLI FARA' SCOPRIRE.
E QUESTO E',PER LUI,IL MEZZO PER AFFRANCARSI DALL'ADULTO.Qualcosa è cambiato nel suo corpo,prima di tutto i denti e i capelli.Insegnamoli l'igiene dei denti e dei capelli.
Poi i piedi e le gambe:il bambino di sette anni ha gambe robuste,e cerca di fuggire dagli ambienti chiusi;invece di chiudergli le porte,prepariamogli
dei buoni piedi.
Egli capisce che ,se "uscire"comporta una attivtà,è necessaria anzitutto l'acquisizione di conoscenze e di oggetti.
Bisogna portare con sè meno bagaglio possibile e ,di conseguenza "scegliere".
Non bisogna limitarsi a considerare l'uscita come un semplice servizio igienico,ma come esperienza,come mezzo per far vivere al bambino le sue conquiste.
PERCHE' EGLI PROGREDISCA RAPIDAMENTE,BISOGNA CHE LA VITA PRATICA E LA VITA SOCIALE SIANO STRETTAMENTE MESCOLATE ALLA CULTURA.
SI DICE IN GENERE CHE IL BAMBINO HA GIA'' TROPPO DA FARE PERCHE' SI POSSANO INTRODURRE NEL SUO ORARIO DELLE ATTIVITA' DI ORDINE PRATICO.
E' UN ERRORE.
E' MOLTO PIU' FATICOSO USARE SOLO LA META' DELLE FACOLTA' DI CUI LA NATURA CI HA DOTATI.
E' COME SE UNO VOLESSE CAMMINARE CON UN SOLO PIEDE ....
L'educazione ha quindi la possibilità di risolvere il problema nel suo stesso attuarsi,cercandone la soluzione attraverso l'azione.
Dal momento che non si cammina solo con i propri piedi,bisogna anche facilitare l'andatura....
COSì COME QUANDO VOGLIAMO RAGGIUNGERE LA VETTA DI UN MONTE ,SE LA NOSTRA SOLA PREOCCUPAZIONE FOSSE QUELLA DI POSARE ATTENTAMENTE UN PIEDE AVANTI ALL'ALTRO,
LA STANCHEZZA PRENDEREBBE IL SOPRAVVENTO E NON RAGGIUNGEREMMO IL NOSTRO SCOPO.
MA SE CAMMINIAMO IN GRUPPO E SALENDO GODIAMO DEL PANORAMA MERAVIGLIOSO CHE A MANO A MANO SCOPRIAMO ,RAGGIUNGIAMO SENZA FATICA LA CIMA ED ABBIAMO OTTENUTO
GIOIA E SALUTE.
DATE AL BAMBINO LA COSCIENZA DELLA PROPRIA DIGNITA' ,SI SENTIRA' LIBERO E LO SFORZO NON GLI PESERA' PIU'.
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25 aprile, 2012
NUOVE SCHEDE ITALIANO-INGLESE
con gioia posso dire che sono state pubblicate le nuove schede italiano-inglese,perchè sentire suoni diversi,pronunciare suoni diversi,è ricchezza,soprattutto quando si hanno difficoltà di linguaggio.
Questo è lavoro per tutti,buon divertimento!
Importante:in queste schede troverete la parola in Italiano,in Inglese e la pronuncia in Inglese .
Questo è lavoro per tutti,buon divertimento!
Importante:in queste schede troverete la parola in Italiano,in Inglese e la pronuncia in Inglese .
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22 aprile, 2012
La Pietra Viva Ed.Artestampa
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12 aprile, 2012
Nuove Schede
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09 aprile, 2012
Conoscenza e cuore
Il filosofo Goethe rifletteva:"Tutta la conoscenza che possiedo la può acquisire chiunque altro, ma il mio cuore è soltanto mio." Le informazioni senza l'ambizione di applicarle sono come un uccello senza ali.
Sono solo una finezza incapace di produrre ciò che è necessario.
Dobbiamo impegnarci a diventare studenti perenni.
Dobbiamo continuamente ricercare risorse e persone disponibili a condividere le loro conoscenze.
Non ci sarà un giorno del diploma per chi vuole continuare a crescere e a prosperare.
Diventate delle spugne.Assorbite e ritenete tutto quello che potete.
Sono solo una finezza incapace di produrre ciò che è necessario.
Dobbiamo impegnarci a diventare studenti perenni.
Dobbiamo continuamente ricercare risorse e persone disponibili a condividere le loro conoscenze.
Non ci sarà un giorno del diploma per chi vuole continuare a crescere e a prosperare.
Diventate delle spugne.Assorbite e ritenete tutto quello che potete.
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04 aprile, 2012
Citazioni La Via della consapevolezza
"Tratta la vita di tutti i giorni come se fosse un sogno,allora ciò che è impermanente e transitorio scivola via".
Spesso la scienza è fissazione sui "segmenti" del transitorio,non vede la retta,la scia infinita...e più diventa segmento,più ragiona stupidamente....diviene cieca.
Il fatto che tutti gli scienziati la pensino allo stesso modo dovrebbe preoccuparci.
Tutto ciò che è diverso dal pensiero dominante viene scalzato,abbandonato.
Non sopportiamo ragionamenti diversi,"non sarebbero scientifici" e con questa parola ci riempiamo la bocca.
E non guardiamo neppure più con un altro sguardo.
Crediamo di essere diventati più intelligenti della Natura,ma la Natura crea incessantemente,noi invece partoriamo modelli,speculazioni filosofiche per lo più sterili.
Bauer
Spesso la scienza è fissazione sui "segmenti" del transitorio,non vede la retta,la scia infinita...e più diventa segmento,più ragiona stupidamente....diviene cieca.
Il fatto che tutti gli scienziati la pensino allo stesso modo dovrebbe preoccuparci.
Tutto ciò che è diverso dal pensiero dominante viene scalzato,abbandonato.
Non sopportiamo ragionamenti diversi,"non sarebbero scientifici" e con questa parola ci riempiamo la bocca.
E non guardiamo neppure più con un altro sguardo.
Crediamo di essere diventati più intelligenti della Natura,ma la Natura crea incessantemente,noi invece partoriamo modelli,speculazioni filosofiche per lo più sterili.
Bauer
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01 aprile, 2012
Carlo
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29 marzo, 2012
L'ultima spiaggia
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La differenza non è una sottrazione
Questo libro non offre risposte certe,ma suggerisce percorsi di conoscenza e di senso,incentrati sul riconoscimento del ruolo insostituibile del libro come strumento privilegiato di relazione tra adulti e bambini.
Non sono libri per bambini speciali,sono libri speciali per bambini...
Una ricchissima finestra su quanto c'è da conoscere ancora e da consultare con riferimenti a percorsi bibliografici per adulti e per bambini.
La differenza non è una sottrazione,Ed.Lapis
Non sono libri per bambini speciali,sono libri speciali per bambini...
Una ricchissima finestra su quanto c'è da conoscere ancora e da consultare con riferimenti a percorsi bibliografici per adulti e per bambini.
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28 marzo, 2012
Gioco e interazione sociale nell'autismo
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L'educazione razionale-emotiva
Terapia razionale emotiva,RET,in altre parole,un'educazione all'autorealizzazione e alla gioia di vivere.
Questo è un obiettivo molto ambizioso,più ambizioso di quello meramente psicoterapeutico che cerca soltanto di riaggiustare qualche atteggiamento che funzioni male.....
L'educazione razionale-emotiva,Erickson
Questo è un obiettivo molto ambizioso,più ambizioso di quello meramente psicoterapeutico che cerca soltanto di riaggiustare qualche atteggiamento che funzioni male.....
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12 febbraio, 2012
Nuovi Bit d'Intelligenza
Sono appena stati pubblicati i nuovi Bit delle maschere di Carnevale. Buon lavoro!
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11 febbraio, 2012
GIOCO SIMBOLICO ,COME GIOCARE
Tra le attività che non devono mai mancare nel quotidiano con i nostri bambinini,senz'altro il "Gioco Simbolico".
Ma come impostare il gioco?
Per gioco simbolico ,"il far finta di", è necessario impostare un tema di gioco,un luogo di gioco e poi occorre tutta l'abilità dell'adulto di "portare"il bambino nel "mondo " del gioco,dando cioè un contesto reale a quello che si sta facendo; sia esso un assalto al castello,una meteora in arrivo,un set da cucina,un incontro corpo a corpo con spade "artigianali"....,il linguaggio dell'adulto deve essere "reale" ,non di fantasia,deve cioè essere strutturato con parole "da grandi",corrette,corrispondenti al vero,deve essere ricco,articolato e non deve mai "adagiarsi";necessita cioè della modulazione della voce,che deve accompagnarci,noi e il bambino, nel gioco stesso,senza mai annoiare ma attraverso il tono-sonorità-esclamazione anticipare le sucessive dinamiche del gioco.
L'adulto deve condurre il gioco,anche la fine del gioco;quando il "clima" di divertimento è ancora alto,per far sì che il bambino sia nuovamente pronto alla proposta successiva,pronto cioè ad uno nuovo divertimento.
Precedere quindi la routine,la noia!!!
Ma come impostare il gioco?
Per gioco simbolico ,"il far finta di", è necessario impostare un tema di gioco,un luogo di gioco e poi occorre tutta l'abilità dell'adulto di "portare"il bambino nel "mondo " del gioco,dando cioè un contesto reale a quello che si sta facendo; sia esso un assalto al castello,una meteora in arrivo,un set da cucina,un incontro corpo a corpo con spade "artigianali"....,il linguaggio dell'adulto deve essere "reale" ,non di fantasia,deve cioè essere strutturato con parole "da grandi",corrette,corrispondenti al vero,deve essere ricco,articolato e non deve mai "adagiarsi";necessita cioè della modulazione della voce,che deve accompagnarci,noi e il bambino, nel gioco stesso,senza mai annoiare ma attraverso il tono-sonorità-esclamazione anticipare le sucessive dinamiche del gioco.
L'adulto deve condurre il gioco,anche la fine del gioco;quando il "clima" di divertimento è ancora alto,per far sì che il bambino sia nuovamente pronto alla proposta successiva,pronto cioè ad uno nuovo divertimento.
Precedere quindi la routine,la noia!!!
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08 febbraio, 2012
Bit d'Intelligenza
Sono stati caricati i primi Bit,non sono altro che le evoluzioni delle schede immagini,quindi il secondo step per i bambini più grandi;sono le schede immagini suddivise per categorie con informazioni enciclopediche ,in particolare,io ho privilegiato le "curiosità" per focalizzare l'attenzione del bambino,la memoria e il divertimento.
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Schede Immagini
Sono state caricate nuove schede:Maschere di Carnevale....Buon divertimento!
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07 febbraio, 2012
IMPORTANZA DELLA LETTURA
I bambini e le bambine con disabilità motorie e della comunicazione hanno il diritto e il bisogno ,quanto e più degli altri,di accedere al mondo dei libri.
Invece ,solitamente,per un bambino con difficoltà ,le esperienze di lettura sono molto diverse da quelle dei loro coetanei:le cure,le terapie e gli accudimenti occupano tanto tempo e limitano la possibilità di leggere insieme.Quando ciò avviene,i libri non costituiscono esperienze sempre piacevoli perchè l'adulto utilizza i libri come mezzo per insegnare,per addestrare e ,a volte,solo come strumento per valutare quello che il bambino capisce o non capisce e per verificare quello che sa o non sa.
Un bambino con disabilità motoria e della comunicazione,difficilmente riesce ad entrare in un libro e goderne,perchè dipende completamente dalla disponibilità di un altro per sceglierlo,per sfogliarne le pagine,per fare domande,per farsi rileggere un passo o lo stesso libro,per commentare e per esprimere le proprie emozioni.
I libri collegano i bambini col mondo,con nuovi mondi,col loro mondo interno e consentono di fare i conti con le questioni difficili,con le paure,le ansie,le preoccupazioni.
Ascoltando storie ,i bambini ampliano le loro possibilità di conoscenza,imparano parole e concetti nuovi,vivono situazioni che espandono le esperienze,la fantasia,l'immaginazione.
Per immaginare la mente ha bisogno di immagini,per un bambino una delle principali fonti di immagini sono i libri illustrati,in cui le figure commentano ed integrano il testo.
La lettura di immagini è propedeudica alla lettura ;infatti le immagini sono simboli che rappresentano oggetti,e in quanto tali
(oggetti-fatti=Doman) possono essere "letti",cioè decodificati e "scritti",cioè disegnati.
Quando il bambino scopre che oltre agli oggetti si possono "disegnare" ,cioè scrivere anche i suoni,egli si avvicina gradualmente al simbolismo della lingua scritta,comprendendo che le lettere sono i simboli che stanno per le parole dette.
Ma non dimentichiamoci mai la base di tutto che è questa: la potenza del libro per bambini è tutta nella voce dell'adulto che lo propone e nei suoi gesti di narratore;questo si traduce non solo nel parlare con il bambino,ma anche nello stargli vicino,nel prenderlo in braccio,nel toccare con lui superfici e materiali (libri tattili) ,poichè i fattori principali che suscitano le relazioni sociali nei bambini passano sempre attraverso i sensi;la vista,il contatto corporeo,le relazioni tattili,vestibolari,termiche ed olfattive.
Tutta la letteratura internazionale è concorde nel ritenere fondamentale per l'apprendimento della lettura e scrittura nei bambini con difficoltà ad esprimersi col linguaggio orale,l'esposizione precoce e continua alla parola scritta.
PER QUESTO,E PER TUTTO QUELLO CHE NON E' SCRITTO,OGNI GIORNO, NON FACCIAMO MAI MANCARE AI NOSTRI BAMBINI LE SCHEDE IMMAGINI E LA NARRAZIONE
Ibby Italia - La differenza non è una sottrazione,Lapis Edizioni
Invece ,solitamente,per un bambino con difficoltà ,le esperienze di lettura sono molto diverse da quelle dei loro coetanei:le cure,le terapie e gli accudimenti occupano tanto tempo e limitano la possibilità di leggere insieme.Quando ciò avviene,i libri non costituiscono esperienze sempre piacevoli perchè l'adulto utilizza i libri come mezzo per insegnare,per addestrare e ,a volte,solo come strumento per valutare quello che il bambino capisce o non capisce e per verificare quello che sa o non sa.
Un bambino con disabilità motoria e della comunicazione,difficilmente riesce ad entrare in un libro e goderne,perchè dipende completamente dalla disponibilità di un altro per sceglierlo,per sfogliarne le pagine,per fare domande,per farsi rileggere un passo o lo stesso libro,per commentare e per esprimere le proprie emozioni.
I libri collegano i bambini col mondo,con nuovi mondi,col loro mondo interno e consentono di fare i conti con le questioni difficili,con le paure,le ansie,le preoccupazioni.
Ascoltando storie ,i bambini ampliano le loro possibilità di conoscenza,imparano parole e concetti nuovi,vivono situazioni che espandono le esperienze,la fantasia,l'immaginazione.
Per immaginare la mente ha bisogno di immagini,per un bambino una delle principali fonti di immagini sono i libri illustrati,in cui le figure commentano ed integrano il testo.
La lettura di immagini è propedeudica alla lettura ;infatti le immagini sono simboli che rappresentano oggetti,e in quanto tali
(oggetti-fatti=Doman) possono essere "letti",cioè decodificati e "scritti",cioè disegnati.
Quando il bambino scopre che oltre agli oggetti si possono "disegnare" ,cioè scrivere anche i suoni,egli si avvicina gradualmente al simbolismo della lingua scritta,comprendendo che le lettere sono i simboli che stanno per le parole dette.
Ma non dimentichiamoci mai la base di tutto che è questa: la potenza del libro per bambini è tutta nella voce dell'adulto che lo propone e nei suoi gesti di narratore;questo si traduce non solo nel parlare con il bambino,ma anche nello stargli vicino,nel prenderlo in braccio,nel toccare con lui superfici e materiali (libri tattili) ,poichè i fattori principali che suscitano le relazioni sociali nei bambini passano sempre attraverso i sensi;la vista,il contatto corporeo,le relazioni tattili,vestibolari,termiche ed olfattive.
Tutta la letteratura internazionale è concorde nel ritenere fondamentale per l'apprendimento della lettura e scrittura nei bambini con difficoltà ad esprimersi col linguaggio orale,l'esposizione precoce e continua alla parola scritta.
PER QUESTO,E PER TUTTO QUELLO CHE NON E' SCRITTO,OGNI GIORNO, NON FACCIAMO MAI MANCARE AI NOSTRI BAMBINI LE SCHEDE IMMAGINI E LA NARRAZIONE
Ibby Italia - La differenza non è una sottrazione,Lapis Edizioni
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28 gennaio, 2012
Cambiare Attività
Ogni area del cervello ha la capacità di essere attiva per quaranta minuti ,(ecco perchè nelle università e nelle scuole le lezioni hanno questa durata),poi si sente stanca e ha bisogno di riposo; e il riposo migliore è cambiare attività,così da attivare un'altra area,e permettere alla prima di riposarsi.
Dunque un cambiamento continuo di attività è ottimo,è perfetto:
ti arrichirà
Lasciati assorbire da ciò che fai , ma tieni ben presente quando fermare l'attività ,resta tu il padrone.
Osho
Dunque un cambiamento continuo di attività è ottimo,è perfetto:
ti arrichirà
Lasciati assorbire da ciò che fai , ma tieni ben presente quando fermare l'attività ,resta tu il padrone.
Osho