29 dicembre, 2011

La Costruzione del Carattere

La Costruzione del Carattere
Attraverso un lungo e graduale esercizio individuale che va dai 3 ai 6 anni si assiste alla costruzione del carattere.

Queste abilità possono essere acquistate solo con l'esercizio ,mai in seguito ad un ordine.

Che cosa si può fare allora?

Non possiamo ordinare loro di concentrarsi se quello che manca ,appunto,è la concentrazione;sarebbe come dire "cammina diritto" a chi non avesse gambe.

La Società in genere crede che con il tempo e la pazienza di poter realizzare qualcosa;invece non si realizza nulla,con il passare del tempo si diventa più vecchi,ma non si crea nulla.


Nulla può essere compiuto solo con il tempo e la pazienza,se non si è approfittato delle occasioni che si presentano durante il periodo creativo.
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Sviluppo

Sviluppo
Lo SVILUPPO non si può insegnare.
Tutti possono comandare e reprimere una persona debole e sottomessa,ma nessuno può "sviluppare"un'altra persona.


Se la libertà è intesa nel lasciare i bambini muoversi come vogliono,usando,o comunque,usando male gli oggetti che li circondano,è evidente che vengono ad essere "lasciate libere di sviluppo le deviazioni" e si aggravano le condizioni anormali dei bambini.
La normalizzazione viene dalla "concentrazione" in un lavoro.


Bisogna a questo fine che vi siano nell'ambiente motivi adatti a provocare questa attenzione;che gli oggetti vengano usati secondo lo scopo per cui furono costruiti,ciò porta ad un vero e proprio "ordine mentale";e ancora,che siano "usati esattamente" ,e ciò che porta alla "coordinazione dei movimenti".

L'ordine mentale e la coordinazione dei movimenti,guidati secondo un criterio scientifico,preparano la concentrazione,la quale ,una volta avvenuta,"libera le azioni del bambino" e lo porta alla guarigione dei suoi difetti.

Diciamo "concentrazione" e non soltanto occupazione;perchè se i bambini passano indifferentemente da cosa a cosa,anche se usata bene,non per questo spariscono i difetti.

Bisogna che si manifesti ,rispetto a una occupazione,un interesse che impegni la personalità.

La guarigione è l'ingresso a una nuova forma di vita; l'applicazione al lavoro,ma ad un lavoro interessante,scelto liberamente,che abbia la capacità di concentrare,anzichè di stancare,di aumentare le energie e le capacità mentali a dare padronanza di sè stessi.

Importante: per aiutare un tale sviluppo non bastano "oggetti" di qualsiasi tipo,ma occorre organizzare un ambiente di "interessi progressivi".Ciò non soltanto fortifica il carattere,ma l'intelligenza sembra diventare insaziabile nella ricerca di conoscenze.
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27 dicembre, 2011

Linea della Normalità

Linea della Normalità
L'individuo umano è un'unità.Quest'unità deve essere costruita e fissata attraverso esperienze attive sull'ambiente,stimolate dalla natura.
Gli sviluppi embrionali che si sono compiuti da 0 a 3 anni,devono ora agire tutti insieme e organizzarsi al servizio della personalità.
Ciò avviene quando nel periodo successivo,da 3 a 6 anni ,la mano lavora e la mente è guida nel lavoro.Se le circostanze esterne non permettono questa integrazione,le energie continuano a spingere quelle formazioni parziali che vengono a svolgersi in modo disorganizzato,deviando dal loro fine.
La mano si muove senza scopo,la mente divaga lontana dalla realtà,il linguaggio cerca compiacenze in se stesso,il corpo si muove senza ordine.
E queste energie separate che mai trovano soddisfacimento,danno luogo a innumerevoli combinazioni di sviluppi errati,deviati,origini di conflitti e turbamenti.
Tali deviazioni non sono da attribuirsi a difetti della personalità,ma devono essere interpretate come conseguenza di una mancata organizzazione della personalità.
Sono apparenze effimere;tuttavia incorreggibili in se stesse perchè si possono correggere solo quando tutte le attività concorrono al loro fine.
Ma quando l'ambiente richiama con le sue attrattive o offre motivi per un'attività costruttiva,allora ecco che tutte le energie si concentrano e le deviazioni scompaiono. Appare allora un tipo unico di bambino ,"un nuovo bambino",la "personalità" cioè,del bambino,che è riuscita a costruirsi normalmente.
Quando i bambini possono concentrarsi ,è evidente la perdita di tanti difetti superficiali che non è opera di un adulto ,ma del bambino stesso,ed allora la normalità è raggiunta.
Questa è l'esperienza più importante del nostro lavoro.
Il lavoro esercitato dalla mano sugli oggetti,accompagnato da concentrazione mentale porta al processo di "normalizzazione".
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09 dicembre, 2011

La Mente del Bambino

La Mente del Bambino
La nostra opera di adulti non consiste nell'insegnare,ma nell'aiutare la mente infantile nel lavoro del suo sviluppo.

Il primo periodo dello sviluppo umano,in cui si forma il carattere ,è il più importante.

In nessuna altra età della vita si ha maggior bisogno di un aiuto intelligente come in questo e ogni ostacolo che si frapponga allora al bambino verrà a diminuire le possibilità di perfezionamento della sua opera creativa.

Noi aiuteremo dunque il bambino non più perchè lo consideriamo un essere piccolo e debole ,ma perchè egli è dotato di grandi energie creative che sono di natura così fragile da richiedere,per non venir menomate e ferite,una difesa amorosa e intelligente.

A queste energie vogliamo portare aiuto,non al bambino piccolo,nè alla sua debolezza.

Quando si comprende che queste energie appartengono ad una mente inconscia ,la quale deve farsi cosciente attraverso il lavoro e l'esperienza acquisita nell'ambiente,quando ci rendiamo conto che la mente infantile è diversa dalla nostra,che non possiamo raggiungerla con l'insegnamento verbale,allora tutto il concetto della educazione cambierà e diverrà quello di un aiuto alla vita del bambino,allo sviluppo psichico dell'uomo, e non imposizione a ritenere idee e fatti e parole nostre.
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02 dicembre, 2011

L'INTELLIGENZA E' UN DIRITTO DI NASCITA

L'INTELLIGENZA E' UN DIRITTO DI NASCITA
Non è un diritto concesso dallo Stato o dalla legge,ma è concesso dalla Massima Autorità.E' un diritto assegnatogli da Madre Natura stessa o dal Creatore,come preferite.
Rispetto al diritto di essere intelligente ,tutti gli altri diritti diventano banali e comunque possono essere esercitati soltanto in modo limitato.
Il grado di quel limite in cui l'intelligenza viene limitata.

La CONOSCENZA è alla base dell'intelligenza,senza la conoscenza non ci può essere intelligenza.

Lo scopo di dare conoscenza al bambino non è quello di farne un genio ,ma di darli infinite possibilità nella vita,attraverso orizzonti infiniti per aprire tutte le porte possibili,così che LUI possa SCEGLIERE che cosa LUI vuole essere!

G.Doman,Come sviluppare nel tuo bambino l'amore per la conoscenza
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30 novembre, 2011

Prefazione Montessori

Prefazione Montessori
Uno dei più noti principi del metodo Montessori è la "preparazione dell'ambiente";in quel periodo della vita,molto prima che il bambino vada a  scuola ,la preparazione dell'ambiente offre la chiave per una "educazione alla nascita" e per una vera "coltivazione" dell'individuo umano sin dal suo primo entrare nella vita.
Si tratta di una tesi fondata su basi scientifiche ma convalidata anche dalle esperienze di chi ha aiutato il manifestarsi della natura infantile in tutto il mondo e può far testimonianza della grandezza mentale e spirituale di queste manifestazioni,in singolare contrasto con la visione offerta dall'umanità,la quale abbandonata durante il periodo formativo,diviene la più grave minaccia al suo stesso sopravvivere.

Maria Montessori,La mente del bambino
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28 novembre, 2011

Giochi e Attività sulle Emozioni, Erickson

Giochi e Attività sulle Emozioni
 Nuovi materiali per l'educazione razionale-emotiva.
(Maria Di Pietro e Monica Dacomo)
Basato sui principi dell'educazione razionale-emotiva, questo kit di attività e giochi sulle emozioni consente a bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni di acquisire in modo divertente e coinvolgente una maggiore competenza nella gestione delle proprie emozioni.
Nella scatola sono contenuti un libro ricco di indicazioni e schede operative da utilizzare con i bambini, il Gioco del pensare, del sentire e del fare, le Carte delle emozioni e delle facce emotive e il Barometro delle emozioni.
Nel Gioco del pensare, del sentire e del fare i partecipanti devono seguire un percorso sul tabellone lungo il quale si imbatteranno in alcune situazioni complesse dal punto di vista emotivo: per tutte queste situazioni dovranno spiegare come si potrebbero sentire se vi si trovassero coinvolte e cosa potrebbero pensare o fare per superarle.
Le Carte delle emozioni e delle facce emotive sono invece dei cartoncini con raffiguranti dei volti che rappresentano diverse emozioni, e servono come base di partenza per svolgere alcune delle attività descritte nel volume.
Il Barometro delle emozioni, infine, è una ruota sulla quale sono rappresentate diverse emozioni; i bambini dovranno girarla e raccontare in quali occasioni si sono trovati nella situazioni indicata dalla freccia del "barometro".
I giochi possono essere anche utilizzati in un contesto di psicoterapia e counseling individuale.

Una delle poche attività esistenti sulle emozioni.
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22 novembre, 2011

10 novembre, 2011

COME MOSTRARE LE SCHEDE

COME MOSTRARE LE SCHEDE
Premessa: Prima di utilizzare lo strumento delle schede è necessario conoscere ciò di cui si sta parlando, attraverso la lettura del libro di Gleen Doman "Come moltiplicare l'intelligenza del vostro bambino".

Mostrare le schede suddivise per categorie perchè le stimolazioni sono in numero maggiore che per schede di argomenti differenti;
bastano pochi minuti al giorno,ogni giorno,possibilmemnte più volte al giorno,
direte al bambino ,"queste sono immagini di cani "(es.categoria cani)
iniziate quindi a mostrargli, una per volta, l'immagine del cane,catturando la sua piena attenzione per pochi secondi e dicendogli il nome della razza scritto nella pagina accanto,poi passate alla scheda successiva e così via.
Partite con poche schede nei primi giorni,anche in funzione dell'età e delle caratteristiche del bambino,per poi aumentare gradualmente il numero di schede fino ad almeno 20 per categoria.
Importantissimo che il bambino non si annoi mai,quindi sta in noi tenere il ritmo della frequenza delle schede e assortirle ,in modo da sostituire quelle più vecchie con altre nuove.

Nel libro di Doman ci sono tutte le indicazioni necessarie per poter lavorare con le immagini.

Le schede nascono come immagini da stampare su carta.
Ma è possibile anche usufruirne direttamente dal pc: consigliamo di salvarle sul proprio pc, e una volta aperte andare su "vista"-->"visualizzazione pagina"-->"2 su 1" in modo da poter visualizzare l'immagine e la scritta nella stessa schermata.
Nel caso in cui sia necessario ruotare l'immagine andare sempre su "vista"--> "ruota vista"-->selezionare la giusta rotazione.

La base di tutta l'intelligenza sono i fatti. Le schede sono fatti.
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07 novembre, 2011

Titoli libri Doman e Montessori

Titoli libri Doman e Montessori
Garzanti LA MENTE DEL BAMBINO Autore:Maria Montessori

Garzanti COME EDUCARE IL POTENZIALE UMANO Montessori
Garzanti LA SCOPERTA DEL BAMBINO Montessori

Garzanti IL SEGRETO DELL’INFANZIA Montessori


Armando Bimbi COME MOLTIPLICARE L’INTELLIGENZA DEL VOSTRO BAMBINO Autore: Glenn Doman

Armando Bimbi LEGGERE A TRE ANNI Glenn Doman

Armando Bimbi IMPARARE LA MATEMATICA A 3 ANNI Glenn Doman

Armando Bimbi COME SVILUPPARE NEL TUO BAMBINO L’AMORE PER LA CONOSCENZA
Glenn Doman
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GIORNATA TIPO CON ATTIVITA'

GIORNATA TIPO CON ATTIVITA'
COSA FARE? GIORNATA TIPO   DI ATTIVITA' DA
FARE CON I BAMBINI

  
Credo fermamente che il dare ai bambini tante opportunità di scelta attraverso proposte di varie
attività sia indispensabile per una crescita sana in generale,e
motivo in più per far nascere in loro interessi,attitudini che
permettano loro di esprimere il proprio sè attraverso quello che
stanno facendo,letteralmente di venir fuori,di venire alla luce in un
certo senso. Di trovare la chiave.

Credo fermamente che sia efficace per
uno sviluppo sano alternare durante il giorno,ogni giorno
possibilmente,tante attività con loro e diversificare di giorno in
giorno.

I bambini devono divertirsi e non
annoiarsi mai. Questa è la sola regola.Atrimenti non funziona.

Sta in noi,nella nostra abilità
riuscire ad individuare mentalmente le attività che andremo a fare
con loro durante il giorno e preparare per tempo i materiali,in modo
da sorprenderli e catturare la loro attenzione in modo da portarli
verso il nostro obiettivo giocando con loro.

Due cose sono fondamentali:
  • fare ogni giorno tante attività ,
ma semplici,veloci, dandoci noi una durata e fermando il gioco prima
di stancarli,per poi poterlo così riproporre con successo;
  • alternare ogni giorno le svariate attività di stimolo per la crescita sana,cioè inserire sempre le
schede immagini per il linguaggio,attività al tavolo,giochi per il
movimento,gioco simbolico,narrazione,esperienze all'esterno,contatto
con altri bambini,esperienze sensoriali.
Questo modo di lavorare con loro
attraverso il gioco, muove il loro cervello ,crea reazioni che aprono
al cambiamento,aprono alla curiosità, aprono alla conoscenza e
quando questo meccanismo inizia il bello, è che non si arresta più,si
traduce in un altro progresso e così via,fino a sorprenderci.

Ecco alcuni tipi di attività da fare
con i  bambini ogni giorno:

AREA LINGUAGGIO

-schede di immagini (Doman)

-inventare storie attraverso immagini ritagliate o create appositamente,portando conoscenza,logica,stimolo al linguaggio

-narrazione

-lettura

-gioco simbolico; attraverso una pista
del treno,la cucina,una stazione dei pompieri,travestimenti...


AREA ATTENZIONE

-attività didattiche al
tavolo:puzzle,incastri,giochi in scatola didattici con lettere e
numeri

-attività manuali :colorare con i
pennelli , disegnare con gli stensil e colorare, fare il contorno
agli oggetti

 -infilare coralli,anelli di legno

-mattocini,costruzioni


AREA MOVIMENTO

-attività semplici da fare in
casa,come piccole staffette con le cose più semplici,creare un
percorso con i cuscini

 -corda da saltare

 -cerchio

-giocare ai birilli

-andare in bicicletta

-corpo libero con piccoli
movimenti,saltelli,corsette

-arrampicarsi su un albero

 -percorsi di equilibrio ,basta un
muretto

-acquaticità,anche la vasca da bagno e la doccia diventano stimoli,basta creare il contesto di un gioco in acqua,fargli percepire l'acqua che scorre,non darla per scontata.


AREA SENSORIALE

essere in ascolto il più possibile di
ciò che ci circonda,di dove siamo.

 -camminare a piedi nudi sul legno

-toccare le foglie,i fiori,osservarne
le sfumature,sentirne l'odore

 -contatto attraverso l'attività dei
vari materiali,nei colori le tempere ad esempio,il pongo da
modellare,materiali morbidi di varie attività

 -vasca delle palline,sensoriale e
movimento

-gli alimenti,osservare,toccare,annusare...mangiare

-acqua in tutte le sue forme,quando
piove,con gli stivaletti nelle pozze d'acqua,in piscina,durante il
bagno giochi nella vasca ,libri da bagno,portare all'orecchio una
conchiglia


AREA CREATIVA MANUALE

-utilizzo di vari materiali da
modellare,pongo,pasta di sale,pasta di mais,mais

-perline ,bottoni,etc.con cui riempire
fogli ,incollare

-conchiglie da dipingere,incollare

-foglie da incollare su fogli

 -chiodini e martello

  -impasti in cucina con farina per fare
biscotti,formine varie

  -riemipire i barattoli di pasta di
varie forme,farfalle ,maccheroni...

-posizionare adesivi,stacca e attacca


AREA SOCIALE ESPERIENZE

-condividere ambienti comuni,parchi
giochi,biblioteche,punti d'incontro

 -novità,nuove esperienze in generale

-uscire di casa e osservare il
cambiamento delle stagioni,sfruttare il momento ; raccogliere
castagne,aprire i ricci,utilizzare le foglie per fare un lavoro di
bricolage diventa esperienza

 -contatto con gli animali,anche questo
è linguaggio,comunicazione

Le proposte possono essere davvero
infinite,ma ciò che conta è essere un tutt'uno con quello che si
sta facendo e in quel momento,senza distrazione alcuna.
  
Questo davvero muove le cose e ci
arricchisce,comunque.
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SU COSA LAVORARE:COMUNICAZIONE

SU COSA LAVORARE:COMUNICAZIONE
L'area più importante su cui lavorare è la comunicazione, per due motivi;
  1. primo è dal linguaggio che arrivano gli stimoli più potenti (schede Doman),
  2. secondo perchè se non si arriva ad un certo livello di linguaggio, socialmente, sei tagliato fuori..
In sostanza posso dirvi che certe particolarità rimarranno (alcune stereotipie,movimenti particolari,etc..) ma quando l'area del linguaggio-comunicazione non è più compromessa allora le diagnosi si sciolgono.
Tutto il resto ,particolarità,restano ma non sono più sufficienti per attestare una diagnosi,non sono più patologiche,sono caratteristiche dell'individuo.
In pratica , è come guardare le stesse cose ma in modo diverso.
Perchè quando c'è il linguaggio,la comprensione e lo scambio sociale allora crollano gli elementi per sostenere le diagnosi e i bambini sono liberi.
Concentratevi su questo,questo è l'ABC su cui lavorare,il resto sono accessori,ma se non si arriva a risultati concreti sull'aspetto del linguaggio e della comunicazione anche il resto è vano.
Il bello è che lavorando sull'aspetto della comunicazione si interviene indirettamente anche su tutti gli altri aspetti!
Possiamo farlo,ognuno di noi può farlo, questo muove le cose.
Confido in voi.
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STIMOLI AL CERVELLO:COSA SUCCEDE

STIMOLI AL CERVELLO:COSA SUCCEDE
Mettendo in atto un intervento di stimoli basato sulla relazione,sulla comunicazione con l'altro,si induce per via interna un cambiamento di motivazioni e neurostrasmettoriale (cervello).

Nell'autismo ,spesso ci sono limitazioni in campo visivo,uditivo e
corporeo.

Questo fa sì che il bambino con autismo spesso rimanga deprivato di ciò che è fondamentale nella sua crescita, come in quella diogni bambino: e cioè  AVERE UNA MENTE PIU' GRANDEcon cui condividere uno scambio preverbale,verbale,di esperienze edal quale ottenere in ritorno un messaggio parzialmente modificato.
Tratto da "Autismo Infantile.M.Zappella.


D'istinto mi verrebbe di riscriverla ancora la frase appena
citata, perchè dice tutto.

Dobbiamo cioè dare al bambino,ad ogni bambino ,mille motivi in più per chi ha qualche difficoltà,UNA MENTE PIU' GRANDE.

Che vuol dire fare di più ,dare opportunità,creare e inventarsi situazioni,non restringere le azioni in funzione delle difficoltà.
E' fare il contrario di quello che normalmente si fa.
Per provare a garantirgli questo è strategico mettersi alla prova,mettersi in gioco con loro.


Fare nel quotidiano diverse attività mirate ai nostri singoli
obiettivi,dalle schede,alla narrazione,alle attività creative
manuali,giochi tipo puzzle incastri,costruzioni,sensoriale con i
colori,i materiali,movimento in genere, musica etc...


Tutti i giorni per un tempo stabilito da noi,con un inizio e una
fine,dove siamo noi a condurre il gioco ma giocando con loro.
Gestendo le attività da fare con loro,anticipando prima di loro il
gioco che andremo a fare in modo da eliminare eventuali dispersioni e
ottenendo la concentrazione su ciò che serve.



L'unica regola che dobbiamo avere bene chiaro in testa è che per
un bambino la cosa più importante è il gioco. Quindi il nostro
lavoro deve essere gioco per lui ed è gioco quando ci si
diverte,solo così funziona. Dobbiamo farlo divertire,farlo ridere.


Lo sguardo,il tono di voce,il nostro entusiasmo ,la nostra
capacità di far finire il gioco prima che divendi noioso sono
fondamentali perchè funzioni,perchè il bimbo ci segua e che quindi
SI STACCHI.
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PERCHE' STIMOLARE

PERCHE' STIMOLARE
Il mondo in cui viviamo comincia nella nostra testa.

E' il modo in cui percepiamo,interpretiamo,valutiamo e immaginiamo
che modella il nostro mondo. Tratto da "L'educazione razionale-emotiva", Erickson.

Quindi come ci poniamo verso l'educazione dei nostri figli è
determinante per offrire loro una opportunità di crescita sana, al
di là delle eventuali difficoltà patologiche o non.

Requisito necessario è la nostra consapevolezza nel dover essere
per loro un modello positivo in grado di mostrare attraverso il
nostro comportamento la messa in pratica di quelle abilità che si
intende fare loro.

Qui l'obiettivo è molto più alto ,non si tratta solo di
riaggiustare qualche atteggiamento che funzioni male , qui si sta
dando alla persona più importante di tutte,il bambino,l'opportunità
di essere sè stesso .

Perchè l'uomo sta nel bambino che siamo ,qui e ora.

E l'opportunità nasce dalla scelta,dal nostro porgli la
conoscenza di tante cose,esperienze.

Condividendole con lui,accompagnandolo.

Solo conoscendo potrà essere libero.
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STIMOLO ALLA PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO

STIMOLO ALLA PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO
In genere questi bambini rifiutano l'ascolto di un libro,non avendo un linguaggio proprio,leggendo loro tante parole,magari velocemente,stiamo semplicemente urlando,siamo caos nel caos.
Non dobbiamo però attendere di leggere fino a quando non saranno pronti per farlo.
L'unico modo per aiutarli a farlo è farlo.
Dobbiamo partire dalla base,dalla stimolazione VISIVA. Le immagini sono l'ABC del linguaggio.
 Le immagini stesse sono comunicazione.
Si tratta di preparare delle immagini suddivise in categorie da mostrare per pochi secondi ,quotidianamente ,al bambino. In genere sono 20 immagini per categoria.
Le immagini devono essere riprodotte in formato grande tipo A4 , a colori,senza altri elementi di distrazione. Es. categoria cani ,voi direte a vostro figlio che gli mostrate figure di cani,gliele scorrete davanti agli occhi per pochi secondi dicendo lui il nome della razza del cane.
Pochi secondi al giorno ,tutti i giorni.
Vedrete che uscendo per strada vostro figlio riconoscerà il cane e dirà: cane. Proprio così,non dovete insegnare niente ,chiedere niente (i bambini odiano essere interrogati)ma dare opportunità attraverso i fatti. UN'IMMAGINE CORRISPONDENTE AL VERO E' UN FATTO. In genere i primi risultati arrivano in un paio di mesi di lavoro quotidiano. Questo tipo di lavoro è spiegato nel libro di Doman “Come moltiplicare l'intelligenza del proprio bambino”. Questo tipo di lavoro con le schede di immagini è necessario per arrivare alla produzione del linguaggio,ma anche per interventi in casi di difficoltà di linguaggio di vario tipo,fonetica,ampliamento del linguaggio....
Le schede sono uno strumento versatile che si può personalizzare in base alle proprie singole esigenze. Es. l'immagine finalizzata a difficoltà di pronuncia nelle modalità di cui sopra (formato A4, a colori,reale) con scritta sotto la parola da pronunciare , ripetuta insieme per correggere errori di fonetica.
 Associare la pronuncia all'immagine. Emisfero destro e emisfero sinistro del cervello=massima concentrazione=possibilità di risultato!
Difficoltà nel dire scarpa= carpa (pronuncia) mostro immagine scarpa,con scritto scarpa. Ripetiamo insieme SCARPA per almeno 3 volte.
Lavoro per pochi minuti al giorno,quotidiano,porta alla giusta pronuncia Scarpa in un tempo decisamente breve.
  E' preferibile fare questi lavori con i bambini al mattino,primo pomeriggio e alla sera. Le ore centrali del pomeriggio meglio impegnarle in altre attività,uscite con i coetanei,movimento,svago...
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OBIETTIVO 1 LINGUAGGIO

OBIETTIVO 1 LINGUAGGIO
Diagnosi:Disturbo pervasivo dello sviluppo con spettro autistico età: 2 anni  e 8 mesi ,non verbale
Caratteristiche:stereotipie,scarso contatto oculare,arrabbiature,camminare in punta di piedi,inarcare la schiena,sguardo verso la luce.
Attività con professionisti: 1 ora di psicomotricità alla settimana e successivamente alla comparsa del linguaggio ,1 ora di logopedia alla settimana.
Attività a casa: quotidiane per una frequenza assidua di almeno due mesi avvalendosi del Metodo DOMAN e MONTESSORI.
OBIETTIVO: COMPARSA DEL LINGUAGGIO
In due mesi di stimolazioni che vado a descrivere è comparsa la produzione spontanea del linguaggio,le prime parole complete, ,la comparsa dei verbi,fino alla frase. Sviluppo a 360°;dalla comparsa del linguaggio è migliorata la comprensione ,fino alla piena comprensione,il coordinamento motorio, la creatività,fino alla piena consapevolezza di sé,dell'affermazione consapevole in quello che si sta facendo;in genere per un bambino piccolo attraverso il gioco e lo scambio nel sociale,con gli altri bambini e con l'adulto stesso.
Sorprendente sarà per l'adulto assistere a questa opportunità che gli si svela davanti agli occhi ogni giorno,attraverso gli occhi del bambino a cui a sua volta sono state date semplicemente opportunità di conoscenza. Ho sempre pensato che il bambino non stia facendo tutto quello che potrebbe fare,ma non sapevo cosa fare,nessuno mi ha mai detto cosa fare,forse perchè nessuno sa precisamente cosa fare. I punti di forza della stimolazione sono due: - il cervello (Doman) - l'ambiente del bambino,mente assorbente (Montessori) In sintesi agendo indirettamente sul problema (agiamo sul cervello per arrivare al linguaggio) si arriva ai risultati diretti. Tutto quello che ci arriva passa attraverso cinque sensi, la vista,l'udito,il tatto,il gusto e l'olfatto.
E QUANDO SI ATTIVA UN MECCANISMO DI MIGLIORAMENTO IN UN SENSO,SI AVVIA UN PROCESSO INARRESTABILE CHE COINVOLGE ANCHE GLI ALTRI SENSI. Cioè in sintesi è vero che i  bambini non diventano più intelligenti perchè scrivono meglio,leggono meglio,imparano meglio. E' vero esattamente il contrario. Possono leggere meglio perchè vedono meglio,perchè capiscono meglio,perchè imparano meglio e la loro intelligenza aumenta. Questo accade non solo ai bambini lesi,ma vale per tutti i bambini.
LA VERITA' E' CHE L'INTELLIGENZA E' IL RISULTATO DEL PENSARE
Le maggiori possibilità di questo sviluppo sono nel cervello,nei cervello di un bambino fino ai 6 anni. L'intelligenza risiede nel cervello. Il cervello dei  bambini cresce a seconda delle OPPORTUNITA' che gli offriamo. Il cervello cresce con l'uso,è l'unico contenitore dove più cose metto e più ce ne stanno. Il processo della crescita cerebrale può interrompersi a causa di una profonda lesione ...oppure incatenando un bambino ai piedi del letto in una soffitta!! I bambini piccoli hanno un disperato desiderio di imparare. Segue./..
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