Negli ultimi anni lo sviluppo di una clinica non più radicata nella ricerca scientifica come scienza esatta,bensì basata sul consenso,ha fatto rientrae gli autistici nel campo dell'handicap e non più in quello delle malattie mentali.
I bambini avrebbero perciò bisogno di un'educazione specifica di tipo comportamentale,che in molti casi si traduce in un addestramento con l'obiettivo di farli evolvere,vale a dire sono diventati oggetti da trattare.
Non sono considerati bambini sofferenti a livello psichico,soggetti cioè a quali rivolgere un aiuto che vada nel senso di una soggettivazione.
Il bambino psicotico o autistico è assimilato al disabile o al portatore di un deficit intellettivo e nella terapia viene sottolineata la mancanza o il difetto da eliminare,il tutto a scapito della soggettività del bambino stesso.
La cura del bambino autistico,Martin Egge, Casa Editrice Astrolabio
E' inevitabile per me il richiamo di Doman,Montessori;di un altro mondo:il mondo delle opportunità,che è ricchezza,che è il contrario di mancanza.
Perchè condivido in pieno che per fare di più c'è bisogno di dare di più!
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