Nell'autismo ,spesso ci sono limitazioni in campo visivo,uditivo e
corporeo.
Questo fa sì che il bambino con autismo spesso rimanga deprivato di ciò che è fondamentale nella sua crescita, come in quella diogni bambino: e cioè AVERE UNA MENTE PIU' GRANDEcon cui condividere uno scambio preverbale,verbale,di esperienze edal quale ottenere in ritorno un messaggio parzialmente modificato.
Tratto da "Autismo Infantile.M.Zappella.
D'istinto mi verrebbe di riscriverla ancora la frase appena
citata, perchè dice tutto.
Dobbiamo cioè dare al bambino,ad ogni bambino ,mille motivi in più per chi ha qualche difficoltà,UNA MENTE PIU' GRANDE.
Che vuol dire fare di più ,dare opportunità,creare e inventarsi situazioni,non restringere le azioni in funzione delle difficoltà.
E' fare il contrario di quello che normalmente si fa.
Per provare a garantirgli questo è strategico mettersi alla prova,mettersi in gioco con loro.
Fare nel quotidiano diverse attività mirate ai nostri singoli
obiettivi,dalle schede,alla narrazione,alle attività creative
manuali,giochi tipo puzzle incastri,costruzioni,sensoriale con i
colori,i materiali,movimento in genere, musica etc...
Tutti i giorni per un tempo stabilito da noi,con un inizio e una
fine,dove siamo noi a condurre il gioco ma giocando con loro.
Gestendo le attività da fare con loro,anticipando prima di loro il
gioco che andremo a fare in modo da eliminare eventuali dispersioni e
ottenendo la concentrazione su ciò che serve.
L'unica regola che dobbiamo avere bene chiaro in testa è che per
un bambino la cosa più importante è il gioco. Quindi il nostro
lavoro deve essere gioco per lui ed è gioco quando ci si
diverte,solo così funziona. Dobbiamo farlo divertire,farlo ridere.
Lo sguardo,il tono di voce,il nostro entusiasmo ,la nostra
capacità di far finire il gioco prima che divendi noioso sono
fondamentali perchè funzioni,perchè il bimbo ci segua e che quindi
SI STACCHI.
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