Questa sera mi sono ritrovata a scrivere di intierezza,che è un pò il fulcro del problema dell'Autismo,secondo me,nel senso che per affrontare la difficoltà del momento,bisogna necessariamente partire dal bambino ,e non dal problema. Il problema è una finestra sterile che ci fa perdere tempo e risorse,dimenticando il bambino,il problema è solo quello che sta davanti al bambino,ma se noi riusciamo a comprendere questa cosa e a "guardare" al bambino,partendo proprio dal nostro sguardo verso di lui,accogliendolo,nella sua intierezza,allora sì che possono succedere cose straordinarie.
Il bambino ha bisogno di essere "guardato".
E c'è una frase,che rende bene l'idea,letta in questi giorni in un libro che niente ha a che fare con la pedagogia etc...,ma della quale farei manifesti:
"Si era convinto da bambino,e lo restava nonostante innumerevoli smentite,che chi è guardato non può non avvertirlo,e non può dunque non restituire lo sguardo".Roberto Piumini,L'Amatore.
Anche questa immagine rende bene l'idea,lo sguardo cercato e reso,volto alla persona e al sè,per andare avanti..... Senza quello sguardo ,io ,essere umano,non sono nulla.
0 commenti: