28 gennaio, 2012

Cambiare Attività

Cambiare Attività
Ogni area del cervello ha la capacità di essere attiva per quaranta minuti ,(ecco perchè nelle università e nelle scuole le lezioni hanno questa durata),poi si sente stanca e ha bisogno di riposo; e il riposo migliore è cambiare attività,così da attivare un'altra area,e permettere alla prima di riposarsi.

Dunque un cambiamento continuo di attività è ottimo,è perfetto:

ti arrichirà


Lasciati assorbire da ciò che fai , ma tieni ben presente quando fermare l'attività ,resta tu il padrone.
Osho
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21 gennaio, 2012

PREFAZIONE AL BLOG

PREFAZIONE AL BLOG
Personalmente credo sia necessario avere ben presente una base di partenza su cui sviluppare i contenuti e le esperienze al fine di raggiungere gli obiettivi che ogni genitore si è posto per il proprio figlio;
  1. leggere approfonditamente e con interesse vivo i testi di Glenn Doman e Maria Montessori,partendo da quelli consigliati sul blog: essi contengono le linee guida per noi genitori perchè possiamo offrire l'opportunità di una crescita "sana" ai nostri figli,al di là delle difficoltà patologiche e non.
  2. Ogni genitore a questo punto "conosce" con riferimenti pratici cosa può fare per aiutare il proprio figlio ad andare oltre alle difficoltà attuali;per andare oltre intendo prendere coscienza della situazione che è ora ,di lavorarci sopra senza far mai mancare la fiducia in nostro figlio ;parlo di un lavoro quotidiano,trovando il tempo per farlo,non disponendo del tempo che abbiamo;è esattamente il contrario di quello che normalmente siamo abituati a fare.
  3. Per "lavorare "con i nostri bambini c'è solo un requisito imprescindibile:dobbiamo volerlo fare,e per volerlo fare dobbiamo sentire di volerlo fare,al di là di quale esso sia il risultato e quando .
  4. Quello che noi intendiamo "lavoro" per i bambini deve essere GIOCO.
    Perchè quello che andremo a fare funzioni è determinante che sia gioco,che sia divertimento puro,per noi e per loro,perchè per i bambini tutto passa attraverso il gioco.
  5. Punto di partenza è creare un ambiente a misura di bambino,con ordine degli oggetti (non esclusivamente giochi) ,una selezione degli oggetti, un ambiente con spazi vuoti proprio per lasciare spazio alla fantasia del fare e con colori,luce,che stimolino la creatività che è in ognuno di noi.
  6. Prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro con il bambino è assolutamente necessario avere da lui la condivisione dello sguardo,la sua attenzione visiva,perchè senza partire da questo livello ogni energia,sua e nostra è puramente dispersione di energia,non c'è lavoro e quindi non ci può essere risultato.
  7. Il primo punto su cui lavorare sarà quindi lo sguardo del bambino,creare cioè con lui quell'intesa che rende possibile lo "scambio" di informazioni attraverso il gioco.
    Per arrivare a questa intesa dobbiamo letteralmente metterci al livello del bambino,a terra,alla sua altezza,occhi negli occhi,mani nella mani e dare loro attraverso noi l'esperienza che vogliamo fare insieme,giocando letteralmente ad un gioco simbolico o di costruzioni,trenino,percorso,come vorremmo farlo insieme a lui,riedendo,modulando la voce sempre con gioia e convinzione piena;questo gioco ripetuto ogni giorno,per pochi minuti al giorno farà sì che il bambino venga a cercarci e ci prenda per mano perchè ci ha scelto come suo compagno di giochi,èd qui che tutto ha inizio.
  8. Ora ,possiamo trasmettere informazioni ed esperienze a nostro figlio, attraverso i cinque sensi: la vista,l'udito,il tatto,il gusto e l'olfatto.
    Tutto passa attraverso questi cinque sensi.
  9. Ora inizia il lavoro,quindi il gioco.
    Inizia,specifico "inizia",ma è un lavoro che non ha mai fine,perchè è un lavoro volto ad accompagnare il bambino nelle varie fasi della crescita;che cambia,si evolve con lui ma che non viene mai meno,perchè è il lavoro della vita.
    Le schede immagini non devono mai mancare per il linguaggio e la conoscenza.
    Necessaria è la narrazione quotidiana.
    Necessario è il gioco simbolico quotidiano.
    Necessario è l'utilizzo della mano,strumento del cervello e della creatività,attraverso esperienze infinite ,dall'utilizzo dei materiali,dalla pratica della prescrittura...
    Necessario è il movimento,cioè l'imparare a sentire il proprio corpo attraverso l'utilizzo di semplici strumenti di gioco e di semplici attività motorie.
  10. Anche la nutrizione non può non avere rilevanza,e per nutrizione intendo garantire all'organismo tutti gli elementi necessari per il fabbisogno giornaliero,perchè stare bene non significa non essere ammalati,ma sentirsi bene che è diverso,significa avere energia per fare e per questo ritengo che la prevenzione sia necessaria per permettere anche ai nostri figli di far fronte a tutte le attività che sono chiamati a fare,devono fare più degli altri e quindi serve una marcia in più per poter fare di più.
  11. Un riguardo particolare allo stare con gli altri,alle esperienze sociali,che ovviamente non
    devono mai essere precluse,ma dobbiamo essere ben consapevoli che i risultati per nostro figlio non arriveranno senza quel lavoro di cui ho parlato in precendenza,non arriveranno cioè dagli alri , dall'esterno,semplicemente perchè se il bambino non è "pronto " non può riceverli;per questo,non mi stancherò mai di dire che non deve mai venir meno il lavoro nostro con lui!
  12. Credo che il "segreto" della crescita "sana" sia offrire ai nostri figli l'opportunità di fare nel quotidiano queste diverse esperienze,fare cioè ogni giorno per un breve tempo stabilito da noi, queste attività,alternando magari giorni più dediti ad attività "da fermo" che altri ad attività "di movimento",non facendo mai mancare le schede ,la narrazione e il gioco simbolico.
    Questi tre elementi sono alla base della comunicazione e del linguaggio e non mi stancherò mai di ripetere di non distrarsi,di lavorare cioè sull'obiettivo primario che resta sempre la comunicazione ,il linguaggio,perchè senza ottenere risultati in questo ambito non si ottiene nulla.
    Il mettere insieme tutte queste attività crea un reindirizzamento del cervello,crea cioè un orientamento verso il nuovo,quindi l'opportunità verso il sè.
    Fare significa non farsele mai mancare,crearle,inventarle.perchè non fare è un'opportunità persa e solo facendo possiamo far riconoscere in nostro figlio quegli interessi e quelle attitudini che gli aprono la via della consapevolezza,quindi dell'assoluta libertà.
    E' il successo che crea la motivazione,e non c'è successo senza opportunità.
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13 gennaio, 2012

L'Ambiente

L'Ambiente
L'AMBIENTE

Il primo passo che il bambino deve fare,è trovare la via ed i mezzi di concentrazione che stabiliscono le fondamenta del carattere e preparano il cambiamento sociale.

Appare subito evidente l'importanza dell'ambiente a questo fine; poiché nessuno dall'esterno può dare al bambino concentrazione ed organizzare la sua psiche ,egli lo deve fare da sé.



Un ambiente chiuso favorisce la concentrazione:tutti sanno che si ricerca un luogo appartato quando si voglia raggiungerla.

Attraverso un'attività che promuove in un luogo raccolto,la concentrazione,il carattere si forma,e la creazione dell'individuo si compie.



Occorre creare più che un ambiente di protezione,un “ambiente psichico” nel senso di “a misura di bambino”,un ambiente la cui importanza sta negli oggetti,perchè senza oggetti il bambino non si può concentrare.



Oggetti scelti per forma,colore,quali stimoli alle attività di sviluppo alla crescita.(oggetti,non necessariamente giochi!)

Altra cosa fondamentale la quantità degli oggetti,l'ordine degli oggetti.

L'ambiente deve essere pieno di colore ma ordinato.

Gli oggetti devono non solo essere selezionati,ma devono anche essere presentati pochi per volta al bambino,e devono essere pochi anche se i bambini sono molti.

Perchè altrimenti quello che si ottiene è confusione.



La selettività è fondamentale per ottenere dal bambino la concentrazione piena su quel singolo oggetto,la piena condivisione di quell'oggetto e per sviluppare il senso del tempo,della pazienza di iniziare,fare,finire per poi passare ad un'altra attività.

Nel caso di un oggetto per più bambini questo comportamento li mette nella condizione di aspettare,poichè il bambino si è trovato in questa esperienza ,non perchè gli è soltanto stato detto.

Non si può insegnare il concetto ai bambini di tre anni,è accompagnarli nell'esperienza che dà origine ad una trasformazione,un adattamento ,che non è se non la costruzione stessa della vita sociale.
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11 gennaio, 2012

Conoscere interessarsi alle cose

Conoscere interessarsi alle cose
CONOSCERE OSSERVARE LE COSE


Sviluppare l'interesse per le cose.


I bambini ad esempio colgono i fiori per impossessarsene e li

distruggono;la mania del possesso materiale e della distruzione


vanno sempre insieme.

Ma se invece il bambino conosce le diversi parti del fiore,il tipo



delle

foglie,non nasce in lui il desiderio di cogliere e strappare ma di

osservare.

Egli prova per la pianta un interesse intellettuale a se ne



impadronisce intellettualmente.



Come per gli animali,egli potrà uccidere un insetto per


impossessarsene;ma

se il suo interesse è destato dalla vita e dall'insetto,il suo

comportamento sarà di osservare,non di impadronirsene.

E questo possesso intellettuale si manifesta con un'attrazione tanto


 forte

che potremmo chiamarla amore:essa porta il bambino a prendere cura


delle

cose e a trattarle con estrema delicatezza.

Questa passione ,dettata da un interesse intellettuale ,spinge il


bambino

a progredire nello studio della vita;invece di possedere vi è

un'aspirazione a conoscere,amare e servire.

Quando un bambino si appassiona ad un oggetto e lo ama ,egli diventa

allora pieno di zelo per la conservazione di tutti gli oggetti.

I bambini che strappavano le piante del giardino,sorvegliano ora la


loro

crescita,contano le foglie,le misurano;non si parla più della


“mia”pianta,ma “della pianta”.Questa sublimazione e questo amore


sono

dovuti alla coscienza acquisita della mente.

Non si potrà mai evitare la distruzione tenendo delle prediche;in


questo

modo il bambino potrà desistere per qualche minuto ,ma poi tornerà


al

punto di prima.


Solo il lavoro e la concentrazione,che danno prima conoscenza e poi

amore,potranno portarlo ad una trasformazione che è la rivelazione

dell'uomo spirituale.

Il costruttore della nostra spiritualità è il bambino;egli ha


rivelato che

la natura ha un piano per il nostro comportamento e per il nostro

carattere:un piano ben delineato in tutti i particolari di

età,lavoro,bisogno di libertà e intensa attività,secondo le leggi

della

vita. Ciò che conta non è la fisica,o la botanica,o il lavoro


materiale,ma la volontà e gli elementi dello spirito che,attraverso


l'esercizio,vanno



costruendosi:il bambino è il costruttore spirituale di noi adulti e



gli ostacoli che noi porremo al suo libero sviluppo diverranno le


pietre di muri della prigione dell'anima dell'uomo.


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