le cose da dire possono essere tante:
che l'autismo non è una festa,
ma il bambino in sè lo è;
che c'è ancora un mare da scoprire,
e ogni giorno c'è chi combatte per questo;
che il tempo a volte è il peggior nemico,
ma la speranza è più forte;
che l'autismo non è una gabbia muta,
perchè muto è solo chi non sa ascoltare;
che l'autismo è un grido d'amore che si leva fino al cielo,
per questo il suo colore è l'azzurro,
che di tutte le voci innumerevoli dentro di noi a chiedere forza e colore ai giorni,
vinca su tutte l'opportunità del giorno;
che l'autismo è tempesta,
e come per tutte le tempeste l'esito non si conosce;
che nei silenzi vuoti perchè colmi di tutto,
di battaglie vinte e di battaglie perse,
l'eco che arrivi sia sempre questo:
Non arrenderti, mai, mai, mai.
Dedico queste parole a tutte le persone coinvolte,
che combattono ogni giorno con la fiducia nell'altro
e la spada dell'amore.
Antonella
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