02 giugno, 2017

Velocità della comunicazione

Velocità della comunicazione
A mio parere , la velocità nel trasmettere l'apprendimento al comunicare e' essenziale .
Mi spiego meglio , occorre trasmettere all'altro "la comunicazione " in formato immagine , in formato immagine+parola, in formato parola velocemente , molto velocemente .
Il problema del trasmettere la comunicazione spesso risiede proprio nella velocità , la lentezza con cui passiamo le informazioni , e' un problema . Se io le trasmetto all'altro lentamente le trattengo , la comunicazione salta , mentre e' un altro modo ( e un altro mondo ) farle mie ( le informazioni , i bit , le immagini , le immagini +parole, le parole) e inviarle semplicemte all'altro , e la velocità e' quella del passaggio , la velocità della luce , che  è la stessa velocità dell'amore . Intendo dire che per trasmettere davvero dobbiamo liberarci del nostro potere soggettivo , quale contenitore di sapere ed informazioni , e fare da sponda.  Riversando sull'altro quello che ci attraversa . Per me la comunicazione è un fascio di luce , e la sua velocità e' quella della luce :un click, un'istantanea . Ricordo bene nelle pagine di Doman quanto spesso intercettava nel mancato risultato al lavoro con un bambino la ripetitività e la scarsa velocità  , si e' anche e soprattutto un problema di velocità . Che e' leggerezza , affidamento, affidandosi ad un compimento che ci libera nel dare , facendo semplicemente da tramite. Un abbraccio a chi mi legge .
Antonella
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11 gennaio, 2012

Conoscere interessarsi alle cose

Conoscere interessarsi alle cose
CONOSCERE OSSERVARE LE COSE


Sviluppare l'interesse per le cose.


I bambini ad esempio colgono i fiori per impossessarsene e li

distruggono;la mania del possesso materiale e della distruzione


vanno sempre insieme.

Ma se invece il bambino conosce le diversi parti del fiore,il tipo



delle

foglie,non nasce in lui il desiderio di cogliere e strappare ma di

osservare.

Egli prova per la pianta un interesse intellettuale a se ne



impadronisce intellettualmente.



Come per gli animali,egli potrà uccidere un insetto per


impossessarsene;ma

se il suo interesse è destato dalla vita e dall'insetto,il suo

comportamento sarà di osservare,non di impadronirsene.

E questo possesso intellettuale si manifesta con un'attrazione tanto


 forte

che potremmo chiamarla amore:essa porta il bambino a prendere cura


delle

cose e a trattarle con estrema delicatezza.

Questa passione ,dettata da un interesse intellettuale ,spinge il


bambino

a progredire nello studio della vita;invece di possedere vi è

un'aspirazione a conoscere,amare e servire.

Quando un bambino si appassiona ad un oggetto e lo ama ,egli diventa

allora pieno di zelo per la conservazione di tutti gli oggetti.

I bambini che strappavano le piante del giardino,sorvegliano ora la


loro

crescita,contano le foglie,le misurano;non si parla più della


“mia”pianta,ma “della pianta”.Questa sublimazione e questo amore


sono

dovuti alla coscienza acquisita della mente.

Non si potrà mai evitare la distruzione tenendo delle prediche;in


questo

modo il bambino potrà desistere per qualche minuto ,ma poi tornerà


al

punto di prima.


Solo il lavoro e la concentrazione,che danno prima conoscenza e poi

amore,potranno portarlo ad una trasformazione che è la rivelazione

dell'uomo spirituale.

Il costruttore della nostra spiritualità è il bambino;egli ha


rivelato che

la natura ha un piano per il nostro comportamento e per il nostro

carattere:un piano ben delineato in tutti i particolari di

età,lavoro,bisogno di libertà e intensa attività,secondo le leggi

della

vita. Ciò che conta non è la fisica,o la botanica,o il lavoro


materiale,ma la volontà e gli elementi dello spirito che,attraverso


l'esercizio,vanno



costruendosi:il bambino è il costruttore spirituale di noi adulti e



gli ostacoli che noi porremo al suo libero sviluppo diverranno le


pietre di muri della prigione dell'anima dell'uomo.


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